Atti 2:6-16

6 Ed essendosi fatto quel suono, la moltitudine si radunò e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel suo proprio linguaggio.
7 E tutti stupivano e si maravigliavano, dicendo: Ecco, tutti costoro che parlano non son eglino Galilei?
8 E com’è che li udiamo parlare ciascuno nel nostro proprio natìo linguaggio?
9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,
10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia Cirenaica, e avventizi Romani,
11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi ed Arabi, li udiamo parlar delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue.
12 E tutti stupivano ed eran perplessi dicendosi l’uno all’altro: Che vuol esser questo?
13 Ma altri, beffandosi, dicevano: Son pieni di vin dolce.
14 Ma Pietro, levatosi in piè con gli undici, alzò la voce e parlò loro in questa maniera: Uomini giudei, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto questo, e prestate orecchio alle mie parole.
15 Perché costoro non sono ebbri, come voi supponete, poiché non è che la terza ora del giorno:
16 ma questo è quel che fu detto per mezzo del profeta Gioele:
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