Luca 22:37-47

37 Perciocchè, io vi dico che conviene che eziandio questo ch’è scritto sia adempiuto in me: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. Perciocchè le cose, che sono scritte di me, hanno il lor compimento.
38 Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade. Ed egli disse loro: Basta.
39 POI, essendo uscito, andò, secondo la sua usanza, al monte degli Ulivi; e i suoi discepoli lo seguitavano anch’essi.
40 E giunto al luogo, disse loro: Orate, che non entriate in tentazione.
41 Allora egli fu divelto da loro, quasi per una gettata di pietra;
42 e postosi in ginocchioni, orava, dicendo: Padre, oh! volessi tu trasportar da me questo calice! ma pure, non la mia volontà, me la tua sia fatta.
43 Ed un angelo gli apparve dal cielo confortandolo.
44 Ed egli, essendo in agonia, orava vie più intentamente; e il suo sudore divenne simile a grumoli di sangue, che cadevano in terra.
45 Poi, levatosi dall’orazione, venne ai suoi discepoli, e trovò che dormivano di tristizia.
46 E disse loro: Perchè dormite? levatevi, ed orate, che non entriate in tentazione.
47 ORA, mentre egli parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno de’ dodici, andava davanti a loro, e si accostò a Gesù per baciarlo; perciocchè egli avea loro dato questo segno: Colui chi io bacerò è desso.

Images for Luca 22:37-47

The Giovanni Diodati Bible is in the public domain.