5
Faraone disse ancora: Ecco, ora il popolo del paese è in gran numero; e voi lo fate restare da’ suoi incarichi.
6
E quell’istesso giorno Faraone comandò a’ commissari costituiti sopra il popolo, e a’ rettori d’esso, e disse:
7
Non continuate più a dar della paglia a questo popolo, per fare i mattoni, come avete fatto per addietro; vadano essi medesimi, e raccolgansi della paglia.
8
E pure imponete loro la medesima somma di mattoni che facevano per addietro; non diminuitene nulla; perciocchè essi sono oziosi, e però gridano, dicendo: Andiamo, sacrifichiamo all’Iddio nostro.
9
Sia il lavoro aggravato sopra questi uomini; e lavorino intorno ad esso, e non attendano a parole di menzogna.
10
I commissari adunque del popolo, e i rettori di esso, uscirono fuori, e dissero al popolo: Così ha detto Faraone: Io non vi darò più paglia.
11
Andate voi medesimi, e prendetevi della paglia dovunque ne troverete; perciocchè nulla sarà diminuito del vostro lavoro.
12
E il popolo si sparse per tutto il paese di Egitto, per raccoglier della stoppia in luogo di paglia.
13
E i commissari sollecitavano, dicendo: Fornite le vostre opere, giorno per giorno, come quando avevate della paglia.
14
E i rettori dei figliuoli d’Israele, i quali i commissari di Faraone aveano costituiti sopra loro, furono battuti; e fu lor detto: Perchè non avete voi fornito ieri ed oggi la somma de’ mattoni che vi è imposta, come per addietro?
15
E i rettori de’ figliuoli d’Israele vennero, e gridarano a Faraone, dicendo: Perchè fai così a’ tuoi servitori?