Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 OR Giosia fece la Pasqua al Signore in Gerusalemme; e quella fu scannata nel quartodecimo giorno del primo mese.
1
fecit autem Iosias in Hierusalem phase Domino quod immolatum est quartadecima die mensis primi
2 Ed egli costituì i sacerdoti ne’ loro ufficii; e li confortò al servigio della Casa del Signore.
2
et constituit sacerdotes in officiis suis hortatusque est eos ut ministrarent in domo Domini
3 E disse a’ Leviti, che ammaestravano tutto Israele, ed erano consacrati al Signore: Lasciate pur l’Arca santa nella Casa, la quale Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele, ha edificata; voi non avete più a portarla in su le spalle; ora servite al Signore Iddio vostro ed al suo popolo Israele.
3
Levitis quoque ad quorum eruditionem omnis Israhel sanctificabatur Domino locutus est ponite arcam in sanctuario templi quod aedificavit Salomon filius David rex Israhel nequaquam enim eam ultra portabitis nunc autem ministrate Domino Deo vestro et populo eius Israhel
4 E disponetevi per le case vostre paterne, secondo i vostri spartimenti, come Davide, re d’Israele, e Salomone, suo figliuolo, hanno ordinato per iscritto.
4
et praeparate vos per domos et cognationes vestras in divisionibus singulorum sicut praecepit David rex Israhel et descripsit Salomon filius eius
5 E state nel luogo santo, per ministrare a’ vostri fratelli del popolo, divisi per case paterne; e ad una parte delle case paterne de’ Leviti;
5
ministrate in sanctuario per familias turmasque leviticas
6 e scannate la Pasqua; e dopo esservi santificati, apparecchiatela a’ vostri fratelli; acciocchè la facciano secondo la parola del Signore, data per Mosè.
6
et sanctificati immolate phase fratres etiam vestros ut possint iuxta verba quae locutus est Dominus in manu Mosi facere praeparate
7 E Giosia presentò al comun popolo, che si trovò quivi, del minuto bestiame, agnelli, e capretti, in numero di trentamila, tutti per la Pasqua; e tremila buoi; i quali erano delle facoltà proprie del re.
7
dedit praeterea Iosias omni populo qui ibi fuerat inventus in sollemnitatem phase agnos et hedos de gregibus et reliqui pecoris triginta milia boumque tria milia haec de regis universa substantia
8 I suoi principali ufficiali fecero anch’essi liberalmente presenti al popolo, a’ sacerdoti, ed a’ Leviti. Ed Hilchia, e Zaccaria, e Iehiel, conduttori della Casa di Dio, donarono a’ sacerdoti, per la Pasqua, duemila seicento tra agnelli e capretti, e trecento buoi.
8
duces quoque eius sponte quod voluerant obtulerunt tam populo quam sacerdotibus et Levitis porro Helcias et Zaccharias et Iehihel principes domus Domini dederunt sacerdotibus ad faciendum phase pecora commixtim duo milia sescenta et boves trecentos
9 E Conania, e Semaia, e Natanael, suoi fratelli, ed Hasabia, e Ieiel, e Iozabad, capi de’ Leviti, presentarono a’ Leviti, per la Pasqua, cinquemila tra agnelli e capretti, e cinquecento buoi.
9
Chonenias autem Semeias etiam et Nathanahel fratres eius necnon Asabias et Iahihel et Iozabath principes Levitarum dederunt ceteris Levitis ad celebrandum phase quinque milia pecorum et boves quingentos
10 Così, essendo il servigio apprestato, i sacerdoti stettero vacando al loro ufficio; ed i Leviti, a’ Loro spartimenti, secondo il comandamento del re.
10
praeparatumque est ministerium et steterunt sacerdotes in officio suo Levitae quoque in turmis iuxta regis imperium
11 Poi la Pasqua fu scannata; e i sacerdoti ricevendo il sangue dalle mani di coloro che scannavano, lo spandevano; ed i Leviti scorticavano gli animali.
11
et immolatum est phase asperseruntque sacerdotes manu sua sanguinem et Levitae detraxerunt pelles holocaustorum
12 E, dandoli al comun popolo, diviso per case paterne, levavano l’olocausto, per offerirlo al Signore, secondo ch’è scritto nel libro di Mosè. Il simigliante facevano ancora dei buoi.
12
et separaverunt ea ut darent per domos et familias singulorum et offerrentur Domino sicut scriptum est in libro Mosi de bubus quoque fecere similiter
13 E poi cossero la Pasqua al fuoco, secondo ch’è ordinatò; ma cossero le altre vivande consacrate in caldaie, ed in pentole, ed in pignatte; e le mandarono prestamente a tutto il comun popolo.
13
et assaverunt phase super ignem iuxta quod lege praeceptum est pacificas vero hostias coxerunt in lebetis et caccabis et ollis et festinato distribuerunt universae plebi
14 E poi essi apparecchiarono per sè e per li sacerdoti; perciocchè i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, furono occupati infino alla notte in offerir gli olocausti ed i grassi; perciò, i Leviti apparecchiarono per sè, e per li sacerdoti, figliuoli d’Aaronne.
14
sibi autem et sacerdotibus postea paraverunt nam in oblatione holocaustorum et adipum usque ad noctem sacerdotes fuerant occupati unde Levitae et sibi et sacerdotibus filiis Aaron paraverunt novissimis
15 I cantori ancora, figliuoli di Asaf, stavano vacando all’ufficio loro, secondo il comandamento di Davide, e di Asaf, e di Heman, e di Iedutun, veggente del re; e i portinai stavano in ciascuna porta; e non accadde loro rimuoversi dal lor ministerio; perciocchè i Leviti, lor fratelli, apparecchiavano loro.
15
porro cantores filii Asaph stabant in ordine suo iuxta praeceptum David et Asaph et Heman et Idithun prophetarum regis ianitores vero per portas singulas observabant ita ut ne puncto quidem discederent a ministerio quam ob rem et fratres eorum Levitae paraverunt eis cibos
16 Così tutto il servigio del Signore fu in quel dì ordinato, per far la Pasqua, e per offerir gli olocausti sopra l’Altare del Signore, secondo il comandamento del re Giosia.
16
omnis igitur cultura Domini rite conpleta est in die illa ut facerent phase et offerrent holocausta super altare Domini iuxta praeceptum regis Iosiae
17 Ed i figliuoli d’Israele, che si ritrovarono, celebrarono in quel tempo la Pasqua, e la festa degli Azzimi, per sette giorni.
17
feceruntque filii Israhel qui repperti fuerant ibi phase in tempore illo et sollemnitatem azymorum septem diebus
18 E giammai non era stata celebrata in Israele Pasqua simile a questa, dal tempo del profeta Samuele; e niuno dei re d’Israele celebrò giammai Pasqua tale, qual celebrò Giosia, insieme co’ sacerdoti, e co’ Leviti, e con tutto Giuda ed Israele, che si ritrovò, e con gli abitanti di Gerusalemme.
18
non fuit phase simile huic in Israhel a diebus Samuhelis prophetae sed nec quisquam de cunctis regibus Israhel fecit phase sicut Iosias sacerdotibus et Levitis et omni Iuda et Israhel qui reppertus fuerat et habitantibus in Hierusalem
19 Questa Pasqua fu celebrata l’anno diciottesimo del regno di Giosia.
19
octavodecimo anno regni Iosiae hoc phase celebratum est
20 DOPO tutte queste cose, quando Giosia ebbe ristabilito l’ordine della Casa del Signore, Neco, re di Egitto, salì per far guerra in Carchemis, in su l’Eufrate; e Giosia gli andò incontro.
20
postquam instauraverat Iosias templum ascendit Nechao rex Aegypti ad pugnandum in Charchamis iuxta Eufraten et processit in occursum eius Iosias
21 Ma Neco gli mandò messi, a dirgli: Che vi è egli fra me e te, re di Giuda? io non sono oggi salito contro a te; anzi contro alla casa che mi fa guerra; e Iddio mi ha detto che mi affrettassi; resta d’opporti a Dio, il quale è meco; acciocchè egli non ti distrugga.
21
at ille missis ad eum nuntiis ait quid mihi et tibi est rex Iuda non adversum te hodie venio sed contra aliam pugno domum ad quam me Deus festinato ire praecepit desine adversum Deum facere qui mecum est ne interficiat te
22 Ma Giosia non si volle storre dal suo proponimento di andare contro ad esso; anzi si travestì per dargli battaglia; e non attese alle parole di Neco, procedenti dalla bocca di Dio; e venne nella campagna di Meghiddo, per dargli battaglia.
22
noluit Iosias reverti sed praeparavit contra eum bellum nec adquievit sermonibus Nechao ex ore Dei verum perrexit ut dimicaret in campo Mageddo
23 E gli arcieri tirarono al re Giosia. E il re disse a’ suoi servitori: Toglietemi di qui; perciocchè io son gravemente ferito.
23
ibique vulneratus a sagittariis dixit pueris suis educite me de proelio quia oppido vulneratus sum
24 E i suoi servitori lo tolsero d’in sul carro, e lo misero sopra il suo secondo carro, e lo menarono in Gerusalemme; ed egli morì, e fu seppellito nelle sepolture de’ suoi padri. E tutto Giuda e Gerusalemme fecero cordoglio di Giosia.
24
qui transtulerunt eum de curru in alterum currum qui sequebatur eum more regio et asportaverunt in Hierusalem mortuusque est et sepultus in mausoleo patrum suorum et universus Iuda et Hierusalem luxerunt eum
25 Geremia fece anch’egli de’ lamenti sopra Giosia. E tutti i cantatori e le cantatrici hanno mentovato Giosia ne’ lor lamenti, fino ad oggi; e li hanno dati a cantare ad Israele per istatuto; ed ecco, sono scritti nelle Lamentazioni.
25
Hieremias maxime cuius omnes cantores atque cantrices usque in praesentem diem lamentationes super Iosia replicant et quasi lex obtinuit in Israhel ecce scriptum fertur in Lamentationibus
26 Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Giosia, e le sue opere pie, secondo quello ch’è scritto nella Legge del Signore,
26
reliqua autem sermonum Iosiae et misericordiarum eius quae lege praecepta sunt Domini
27 e i suoi fatti primi ed ultimi; ecco, queste cose sono scritte nel libro dei re d’Israele e di Giuda.
27
opera quoque illius prima et novissima scripta sunt in libro regum Israhel et Iuda
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