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Daniele 4

Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB

1 IL re Nebucadnesar, a tutti i popoli, nazioni, e lingue, che abitano in tutta la terra: La vostra pace sia accresciuta.

2 Ei mi è paruto bene di dichiarare i segni, ed i miracoli, che l’Iddio altissimo ha fatti verso me.

3 O quanto son grandi i suoi segni! e quanto son potenti i suoi miracoli! il suo regno è un regno eterno, e la sua signoria è per ogni età.

4 Io, Nebucadnesar, era quieto in casa mia, e fioriva nel mio palazzo.

5 Io vidi un sogno che mi spaventò; e le immaginazioni ch’ebbi in sul mio letto, e le visioni del mio capo, mi conturbarono.

6 E da me fu fatto un comandamento, che tutti i savi di Babilonia fossero menati davanti a me, per dichiararmi l’interpretazione del sogno.

7 Allora vennero i magi, gli astrologi, i Caldei, e gl’indovini; ed io dissi loro il sogno; ma non me ne poterono dichiarare l’interpretazione.

8 Ma all’ultimo venne in mia presenza Daniele, il cui nome è Beltsasar, secondo il nome del mio dio, e in cui è lo spirito degl’iddii santi; ed io raccontai il sogno davanti a lui, dicendo:

9 O Beltsasar, capo de’ magi; conciossiachè io sappia che lo spirito degl’iddii santi è in te, e che niun segreto ti è difficile; di’ le visioni del mio sogno, che io veduto, cioè, la sua interpretazione.

10 Or le visioni del mio capo, in sul mio letto, erano tali: Io riguardava, ed ecco un albero, in mezzo della terra, la cui altezza era grande.

11 Quell’albero era grande, e forte, e la sua cima giungeva al cielo, e i suoi rami si stendevano fino all’estremità della terra.

12 I suoi rami eran belli, e il suo frutto era copioso, e vi era in quello da mangiar per tutti; le bestie de’ campi si riparavano all’ombra sotto ad esso, e gli uccelli del cielo albergavano ne’ suoi rami, e d’esso era nudrita ogni carne.

13 Io riguardava nelle visioni del mio capo, in sul mio letto; ed ecco, un vegghiante, e santo, discese dal cielo.

14 E gridò di forza, e disse così: Tagliate l’albero, e troncate i suoi rami; scotete le sue frondi, e spargete il suo frutto; dileguinsi le bestie di sotto ad esso, e gli uccelli da’ suoi rami;

15 ma pure, lasciate in terra il ceppo delle sue radici, e sia legato di legami di ferro, e di rame, fra l’erba della campagna; e sia bagnato della rugiada del cielo, e la sua parte sia con le bestie, nell’erba della terra.

16 Sia il suo cuore mutato, e in luogo di cuor d’uomo siagli dato cuor di bestia; e sette stagioni passino sopra lui.

17 La cosa è determinata per la sentenza de’ vegghianti, e la deliberazione è stata conchiusa per la parola de’ santi; acciocchè i viventi conoscano che l’Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch’egli lo dà a cui gli piace, e costituisce sopra esso l’infimo d’infra gli uomini.

18 Questo è il sogno, che io, re Nebucadnesar, ho veduto. Or tu, Beltsasar, dinne l’interpretazione; conciossiachè fra tutti i savi del mio regno niuno me ne possa dichiarare l’interpretazione; ma tu puoi farlo; perciocchè lo spirito degl’iddii santi è in te.

19 Allora Daniele, il cui nome è Beltsasar, restò stupefatto lo spazio di un’ora, e i suoi pensieri lo spaventavano. Ma il re gli fece motto, e disse: O Beltsasar, non turbiti il sogno, nè la sua interpretazione. Beltsasar rispose, e disse: Signor mio, avvenga il sogno a’ tuoi nemici, e la sua interpretazione a’ tuoi avversari.

20 L’albero che tu hai veduto, il quale era grande, e forte, e la cui cima giungeva fino al cielo, e i cui rami si stendevano per tutta la terra;

21 e le cui frondi erano belle, e il frutto copioso, e nel quale vi era da mangiar per tutti; sotto il quale dimoravano le bestie della campagna, e ne’ cui rami albergavano gli uccelli del cielo;

22 sei tu stesso, o re, che sei divenuto grande, e forte, e la cui grandezza è cresciuta, ed è giunta al cielo, e la cui signoria è pervenuta fino all’estremità della terra.

23 E quant’è a quello che il re ha veduto un vegghiante, e santo, che scendeva dal cielo, e diceva: Tagliate l’albero, e guastatelo; ma pure, lasciate il ceppo delle sue radici in terra, legato con legami di ferro, e di rame, fra l’erba della campagna; e sia bagnato della rugiada del cielo, e sia la sua parte con le bestie della campagna, finchè sette stagioni sieno passate sopra lui;

24 questa, o re, ne è l’interpretazione, e questo è il decreto dell’Altissimo, che deve essere eseguito sopra il mio signore:

25 Tu sarai scacciato d’infra gli uomini, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna, e pascerai l’erba come i buoi, e sarai bagnato della rugiada del cielo, e sette stagioni passeranno sopra te, infino a tanto che tu riconosca che l’Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch’egli lo dà a cui gli piace.

26 E ciò ch’è stato detto, che si lasciasse il ceppo delle radici dell’albero, significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, da che avrai riconosciuto che il cielo signoreggia.

27 Perciò, o re, gradisci il mio consiglio, e poni un termine ai tuoi peccati con la giustizia, ed alle tue iniquità con la misericordia inverso gli afflitti; ecco, forse la tua prosperità sarà prolungata.

28 Tutte queste cose avvennero al re Nebucadnesar.

29 In capo di dodici mesi egli passeggiava sopra il palazzo reale di Babilonia.

30 E il re prese a dire: Non è questa la gran Babilonia, che io ho edificata per istanza reale, e per gloria della mia magnificenza, con la forza della mia potenza?

31 Il re avea ancora la parola in bocca, quando una voce discese dal cielo: Ei ti si dice, o re Nebucadnesar: Il regno ti è tolto.

32 E sarai scacciato d’infra gli uomini, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna, e pascerai l’erba come i buoi, e sette stagioni passeranno sopra te, infino a tanto che tu riconosca che l’Altissimo signoreggia sopra il regno degli uomini, e ch’egli lo dà a cui gli piace.

33 In quella stessa ora fu adempiuta quella parola sopra Nebucadnesar; ed egli fu scacciato d’infra gli uomini, e mangiò l’erba come i buoi, e il suo corpo fu bagnato della rugiada del cielo; tanto che il pelo gli crebbe, come le penne alle aquile, e le unghie, come agli uccelli.

34 Ma, in capo di quel tempo, io Nebucadnesar levai gli occhi al cielo, e il mio conoscimento ritornò in me, e benedissi l’Altissimo; e lodai, e glorificai colui che vive in eterno, la cui podestà è una podestà eterna, e il cui regno è per ogni generazione.

35 Ed appo cui tutti gli abitatori della terra son riputati come niente; e il quale opera come gli piace, nell’esercito del cielo, e con gli abitatori della terra; e non vi è alcuno che lo percuota in su la mano, e gli dica: Che cosa fai?

36 In quel tempo il mio conoscimento tornò in me; e, con la gloria del mio regno, mi fu restituita la mia maestà, e il mio splendore; e i miei principi mi ricercarono; ed io fui ristabilito nel mio regno, e mi fu aggiunta maggior grandezza.

37 Al presente io Nebucadnesar lodo, esalto, e glorifico il Re del cielo, tutte le cui opere son verità, e le vie giudicio; e il quale può abbassar quelli che procedono con superbia.

GOD'S WORD Translation GW

1 From King Nebuchadnezzar. To the people of every province, nation, and language in the world. I wish you peace and prosperity.

2 I am pleased to write to you about the miraculous signs and amazing things the Most High God did for me.

3 His miraculous signs are impressive. He uses his power to do amazing things. His kingdom is an eternal kingdom. His power lasts from one generation to the next.

4 I, Nebuchadnezzar, was living comfortably at home. I was prosperous while living in my palace.

5 I had a dream that terrified me. The visions I had while I was asleep frightened me.

6 So I ordered all the wise advisers in Babylon to be brought to me to tell me the dream's meaning.

7 The magicians, psychics, astrologers, and fortunetellers came to me. I told them the dream, but they couldn't tell me its meaning.

8 Finally, Daniel came to me. (He had been renamed Belteshazzar after my god [Bel].) The spirit of the holy gods is in him. I told him the dream:

9 "Belteshazzar, head of the magicians, I know the spirit of the holy gods is in you. No secret is too hard for you [to uncover]. Tell me the meaning of the visions I had in my dream.

10 These are the visions I had while I was asleep: I was looking, and I saw an oak tree in the middle of the earth. It was very tall.

11 The tree grew, and it became strong enough and tall enough to reach the sky. It could be seen everywhere on earth.

12 It had beautiful leaves and plenty of fruit, enough to feed everyone. Wild animals found shade under it. Birds came to live in its branches. It fed every living creature.

13 "I was seeing these visions as I was asleep. I saw a guardian, a holy being, come down from heaven.

14 He shouted loudly, 'Cut down the oak tree! Cut off its branches! Strip off its leaves! Scatter its fruit! Make the animals under it run away, and make the birds fly from its branches.

15 But leave the stump and its roots in the ground. Secure it with an iron and bronze chain in the grass in the field. Let it get wet with the dew from the sky. And let it get its share of the plants on the ground with the animals.

16 Let its human mind be changed, and give it the mind of an animal. Let it remain like this for seven time periods.

17 The guardians have announced this decision. The holy ones have announced this so that every living creature will know that the Most High has power over human kingdoms. He gives them to whomever he wishes. He can place the lowest of people in charge of them.'"

18 [I said,] "This is the dream I, King Nebuchadnezzar, had. Now you, Belteshazzar, tell me its meaning because the wise advisers in my kingdom can't tell it to me. However, you can, because the spirit of the holy gods is in you."

19 Then Daniel (who had been renamed Belteshazzar) was momentarily stunned. What he was thinking frightened him. I told him, "Belteshazzar, don't let the dream and its meaning frighten you." Belteshazzar answered, "Sir, I wish that the dream were about those who hate you and its meaning were about your enemies.

20 You saw an oak tree grow and become strong enough and tall enough to reach the sky. It could be seen everywhere on earth.

21 It had beautiful leaves and plenty of fruit, enough to feed everyone. Wild animals lived under it, and birds made their homes in its branches.

22 You are that tree, Your Majesty. You grew and became strong and mighty until you reached the sky. Your power reaches the most distant part of the world.

23 You saw a guardian, a holy being, come down from heaven. He said, 'Cut down the oak tree! Destroy it! But leave the stump and its roots in the ground. Secure it with an iron and bronze chain in the grass in the field. Let it get wet with the dew from the sky. Let it get its share of the plants on the ground with the wild animals for seven time periods.'

24 "This is the meaning, Your Majesty. The Most High has decided to apply it to you, Your Majesty.

25 You will be forced away from people and live with the wild animals. You will eat grass like cattle. The dew from the sky will make you wet. And seven time periods will pass until you realize that the Most High has power over human kingdoms and that he gives them to whomever he wishes.

26 Since I said that the stump and the tree's roots were to be left, your kingdom will be restored to you as soon as you realize that heaven rules.

27 "That is why, Your Majesty, my best advice is that you stop sinning, and do what is right. Stop committing the same errors, and have pity on the poor. Maybe you can prolong your prosperity."

28 All this happened to King Nebuchadnezzar.

29 Twelve months later, he was walking around the royal palace in Babylon.

30 The king thought, "Look how great Babylon is! I built the royal palace by my own impressive power and for my glorious honor."

31 Before the words came out of his mouth, a voice said from heaven, "King Nebuchadnezzar, listen to this: The kingdom has been taken from you.

32 You will be forced away from people and live with the wild animals. You will eat grass like cattle. And seven time periods will pass until you realize that the Most High has power over human kingdoms and that he gives them to whomever he wishes."

33 Just then the prediction about Nebuchadnezzar came true. He was forced away from people and ate grass like cattle. Dew from the sky made his body wet until his hair grew as long as eagles' feathers and his nails grew as long as birds' claws.

34 At the end of the seven time periods, I, Nebuchadnezzar, looked up to heaven, and my mind came back to me. I thanked the Most High, and I praised and honored the one who lives forever, because his power lasts forever and his kingdom lasts from one generation to the next.

35 Everyone who lives on earth is nothing compared to him. He does whatever he wishes with the army of heaven and with those who live on earth. There is no one who can oppose him or ask him, "What are you doing?"

36 Just then my mind came back to me. My royal honor and glory were also given back to me. My advisers and nobles wanted to meet with me [again]. I was given back my kingdom and made extraordinarily great.

37 Now I, Nebuchadnezzar, will praise, honor, and give glory to the King of Heaven. Everything he does is true, his ways are right, and he can humiliate those who act arrogantly.