Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 Allora il re Dario ordinò che si ricercasse nell’archivio, nel luogo dove si riponevano i tesori in Babilonia.
1
tunc Darius rex praecepit et recensuerunt in bibliotheca librorum qui erant repositi in Babylone
2 E fu trovato in Ecbatana, nel palazzo reale, ch’era nella provincia di Media, un libro, nel quale era scritto: Memoria:
2
et inventum est in Ecbathanis quod est castrum in Madena provincia volumen unum talisque scriptus erat in eo commentarius
3 L’anno primo del re Ciro, il re Ciro ordinò, intorno alla Casa di Dio in Gerusalemme, ch’essa fosse riedificata, per essere un luogo dove si sacrificassero sacrificii; e che i suoi fondamenti fossero saldi e forti; e che la sua altezza fosse di sessanta cubiti, e la sua lunghezza parimente di sessanta cubiti;
3
anno primo Cyri regis Cyrus rex decrevit ut domus Dei quae est in Hierusalem aedificaretur in loco ubi immolent hostias et ut ponant fundamenta subportantia altitudinem cubitorum sexaginta et latitudinem cubitorum sexaginta
4 e che vi fossero tre ordini di pietre pulite, e un ordine di travatura nuova; e che la spesa fosse fornita dal palazzo del re.
4
ordines de lapidibus inpolitis tres et sic ordines de lignis novis sumptus autem de domo regis dabuntur
5 Ed anche che gli arredi d’oro e d’argento della Casa di Dio, i quali Nebucadnesar avea tratti fuor del Tempio di Gerusalemme, e portati in Babilonia, fossero restituiti, e portati nel luogo loro, nel Tempio di Gerusalemme, e fossero posti nella Casa di Dio.
5
sed et vasa templi Dei aurea et argentea quae Nabuchodonosor tulerat de templo Hierusalem et adtulerat ea in Babylonem reddantur et referantur in templo Hierusalem in locum suum quae et posita sunt in templo Dei
6 Ora tu, Tattenai, governatore di là dal fiume, e tu, Setar-boznai, e voi lor colleghi Afarsechei, che siete di là dal fiume, ritraetevi di là;
6
nunc ergo Tatannai dux regionis quae est trans Flumen Starbuzannai et consiliarii vestri Apharsacei qui estis trans Flumen procul recedite ab illis
7 e lasciate continuar l’opera di cotesta Casa di Dio. Riedifichino il governatore de’ Giudei, e gli Anziani loro, cotesta Casa di Dio nel suo luogo.
7
et dimittite fieri templum Dei illud a duce Iudaeorum et a senioribus eorum domum Dei illam aedificent in loco suo
8 Ed intorno a ciò che voi avete a fare inverso cotesti Anziani de’ Giudei, per riedificar cotesta Casa di Dio, io ordino, che delle entrate del re, che si traggono da’ tributi di di là dal fiume, le spese sieno prontamente fornite a quelle genti; acciocchè non si facciano restare;
8
sed et a me praeceptum est quid oporteat fieri a presbyteris Iudaeorum illis ut aedificetur domus Dei scilicet ut de arca regis id est de tributis quae dantur de regione trans Flumen studiose sumptus dentur viris illis ne inpediatur opus
9 e che sia loro dato giorno per giorno, senza alcun fallo, ciò che sarà necessario: buoi, e montoni, ed agnelli, per fare olocausti all’Iddio del cielo; e grano, sale, vino, ed olio, secondo che diranno i sacerdoti che sono in Gerusalemme.
9
quod si necesse fuerit et vitulos et agnos et hedos in holocaustum Deo caeli frumentum sal vinum et oleum secundum ritum sacerdotum qui sunt in Hierusalem detur eis per dies singulos ne sit in aliquo querimonia
10 Acciocchè offeriscano sacrificii di soave adore all’Iddio del cielo; e preghino per la vita del re, e de’ suoi figliuoli.
10
et offerant oblationes Deo caeli orentque pro vita regis et filiorum eius
11 Ed anche da me è fatto un decreto, che, se alcuno fa altrimenti, una trave sia spiccata della sua casa, e sia rizzata, e ch’egli vi sia fatto morir sopra; e che della sua casa sia fatta una latrina, per questa cagione.
11
a me ergo positum est decretum ut omnis homo qui hanc mutaverit iussionem tollatur lignum de domo ipsius et erigatur et configatur in eo domus autem eius publicetur
12 E Dio, che ha stanziato quivi il suo Nome, distrugga ogni re e popolo che metterà la mano per mutar questo, e per disfar di nuovo cotesta Casa di Dio, che è in Gerusalemme. Io Dario ho fatto questo decreto; sia, senza indugio, messo ad esecuzione.
12
Deus autem qui habitare fecit nomen suum ibi dissipet omnia regna et populum qui extenderit manum suam ut repugnet et dissipet domum Dei illam quae est in Hierusalem ego Darius statui decretum quod studiose impleri volo
13 Allora Tattenai, governatore di qua dal fiume, e Setar-boznai, ed i lor colleghi, perciocchè il re Dario avea lor mandato un tal comandamento, prontamente l’eseguirono.
13
igitur Tatannai dux regionis trans Flumen et Starbuzannai et consiliarii eius secundum quod praeceperat Darius rex sic diligenter exsecuti sunt
14 E gli Anziani de’ Giudei edificarono, ed avanzarono l’opera, secondo la profezia del profeta Aggeo, e di Zaccaria, figliuolo d’Iddo. Essi adunque edificarono, e compierono l’edificio per comandamento dell’Iddio d’Israele, e per ordine di Ciro, di Dario, e di Artaserse, re di Persia.
14
seniores autem Iudaeorum aedificabant et prosperabantur iuxta prophetiam Aggei prophetae et Zacchariae filii Addo et aedificaverunt et construxerunt iubente Deo Israhel et iubente Cyro et Dario et Artarxerse regibus Persarum
15 E questa Casa fu finita al terzo giorno del mese di Adar, l’anno sesto del regno del re Dario.
15
et conpleverunt domum Dei istam usque ad diem tertium mensis adar qui est annus sextus regni Darii regis
16 E I figliuoli d’Israele, i sacerdoti, i Leviti, e gli altri d’infra quelli ch’erano stati in cattività, celebrarono la dedicazione di questa Casa di Dio con allegrezza.
16
fecerunt autem filii Israhel sacerdotes et Levitae et reliqui filiorum transmigrationis dedicationem domus Dei in gaudio
17 E, per la dedicazione di questa Casa di Dio, offersero cento giovenchi, dugento montoni, e quattrocento agnelli; e per sacrificio per lo peccato per tutto Israele, dodici becchi, secondo il numero delle tribù d’Israele.
17
et obtulerunt in dedicationem domus Dei vitulos centum arietes ducentos agnos quadringentos hircos caprarum pro peccato totius Israhel duodecim iuxta numerum tribuum Israhel
18 E costituirono i sacerdoti nelle lor mute, e i Leviti ne’ loro spartimenti, per fare il servigio di Dio, che abita in Gerusalemme, secondo che è scritto nel libro di Mosè.
18
et statuerunt sacerdotes in ordinibus suis et Levitas in vicibus suis super opera Dei in Hierusalem sicut scriptum est in libro Mosi
19 Poi quelli ch’erano stati in cattività fecero la Pasqua al quartodecimo giorno del primo mese;
19
fecerunt autem filii transmigrationis pascha quartadecima die mensis primi
20 perciocchè i sacerdoti ed i Leviti si erano purificati di pari consentimento, ed erano tutti netti; e scannarono la Pasqua per tutti quelli ch’erano stati in cattività, e per li sacerdoti, lor fratelli, e per sè stessi.
20
purificati enim fuerant sacerdotes et Levitae quasi unus omnes mundi ad immolandum pascha universis filiis transmigrationis et fratribus suis sacerdotibus et sibi
21 Così i figliuoli d’Israele, ch’erano ritornati dalla cattività, e tutti quelli che si erano ridotti a loro, separandosi dalla contaminazione delle genti del paese, per cercare il Signore Iddio d’Israele, mangiarono la Pasqua.
21
et comederunt filii Israhel qui reversi fuerant de transmigratione et omnis qui se separaverat a coinquinatione gentium terrae ad eos ut quaererent Dominum Deum Israhel
22 E celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con allegrezza; perciocchè il Signore li avea rallegrati, avendo rivolto verso loro il cuore del re di Assiria, per dar loro aiuto e favore, nell’opera della Casa di Dio, dell’Iddio d’Israele.
22
et fecerunt sollemnitatem azymorum septem diebus in laetitia quoniam laetificaverat eos Dominus et converterat cor regis Assur ad eos ut adiuvaret manus eorum in opere domus Domini Dei Israhel
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