Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 DOPO queste cose, il re Assuero ingrandì Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, e l’innalzò, e pose il suo seggio disopra a tutti i principi ch’erano con lui.
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Post haec rex Assuerus exaltavit Aman filium Amadathi, qui erat de stirpe Agag: et posuit solium eius super omnes principes, quos habebat.
2 E tutti i servitori del re ch’erano alla porta del re s’inchinavano, e adoravano Haman; perciocchè il re avea comandato che si facesse così inverso lui. Ma Mardocheo non s’inchinava, e non lo adorava.
2
Cunctique servi regis, qui in foribus palatii versabantur, flectebant genua, et adorabant Aman: sic enim praeceperat eis imperator. solus Mardochaeus non flectebat genu, neque adorabat eum.
3 Ed i servitori del re ch’erano alla porta del re, dissero a Mardocheo: Perchè trapassi il comandamento del re?
3
Cui dixerunt pueri regis, qui ad fores palatii praesidebant: Cur praeter ceteros non observas mandatum regis?
4 Ora, come essi glielo dicessero ogni giorno, ed egli non desse loro orecchie, essi lo rapportarono ad Haman, per vedere se le parole di Mardocheo sarebbero costanti; perciocchè egli avea lor dichiarato ch’egli era Giudeo.
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Cumque hoc crebrius dicerent, et ille nollet audire, nunciaverunt Aman, scire cupientes utrum perseveraret in sententia: dixerat enim eis se esse Iudaeum.
5 Haman adunque vide che Mardocheo non s’inchinava, e non l’adorava, e fu ripieno di furore.
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Quod cum audisset Aman, et experimento probasset quod Mardochaeus non flecteret sibi genu, nec se adoraret, iratus valde,
6 Ma egli sdegnava di metter la mano sopra Mardocheo solo; anzi, perchè gli era stato dichiarato il popolo di Mardocheo, cercava di distruggere tutti i Giudei, popolo di Mardocheo, ch’erano in tutto il regno di Assuero.
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et pro nihilo duxit in unum Mardochaeum mittere manus suas: audierat enim quod esset gentis Iudaeae. magisque voluit omnem Iudaeorum, qui erant in regno Assueri, perdere nationem.
7 E nel primo mese, che è il mese di Nisan, nell’anno duodecimo del re Assuero, fu tirata Pur, cioè la sorte, davanti ad Haman, per ciascun giorno, e per ciascun mese; e la sorte cadde sul duodecimo mese che è il mese di Adar.
7
Mense primo (cuius vocabulum Nisan) anno duodecimo regni Assueri, missa sors in urnam, quae Hebraice dicitur phur, coram Aman, quo die et quo mense gens Iudaeorum deberet interfici: et exivit mensis duodecimus, qui vocatur Adar.
8 Ed Haman disse al re Assuero: Ei v’è un popolo sparso e diviso fra gli altri popoli, in tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi son differenti da quelle di ogni altro popolo; ed esso non osserva le leggi del re; talchè non è spediente al re di lasciarlo vivere.
8
Dixitque Aman regi Assuero: populus per omnes provincias regni tui dispersus, et a se mutuo separatus, novis utens legibus et ceremoniis, insuper et regis scita contemnens. Et optime nosti quod non expediat regno tuo ut insolescat per licentiam.
9 Se così par bene al re, scrivasi che sia distrutto; ed io pagherò, in mano di coloro che fanno le faccende del re, diecimila talenti di argento, per portarli ne’ tesori del re.
9
si tibi placet, decerne, ut pereat, et decem millia talentorum appendam arcariis gazae tuae.
10 Allora il re si trasse il suo anello di mano, e lo diede ad Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, nemico de’ Giudei.
10
Tulit ergo rex annulum, quo utebatur, de manu sua, et dedit eum Aman filio Amadathi de progenie Agag, hosti Iudaeorum,
11 E il re disse ad Haman: Quell’argento ti è rimesso in dono; e pur sia fatto a quel popolo come ti parrà bene.
11
dixitque ad eum: Argentum, quod tu polliceris, tuum sit. de populo age quod tibi placet.
12 E nel tredicesimo giorno del primo mese, furono chiamati i segretari del re, e furono scritte lettere, interamente come Haman comandò, a’ satrapi del re, e a’ governatori di ciascuna provincia, ed a’ principi di ciascun popolo; a ciascuna provincia, secondo la sua maniera di scrivere, ed a ciascun popolo, secondo il suo linguaggio. E quelle furono scritte a nome del re Assuero, e suggellate con l’anello del re.
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Vocatique sunt scribae regis mense primo Nisan, tertiadecima die eiusdem mensis: et scriptum est, ut iusserat Aman, ad omnes satrapas regis, et iudices provinciarum, diversarumque gentium, ut quaeque gens legere poterat, et audire pro varietate linguarum ex nomine regis Assueri: et litterae signatae ipsius annulo,
13 E furono mandate, per man de’ corrieri, a tutte le provincie del re, per far distruggere, uccidere, e sterminare tutti i Giudei, fanciulli, vecchi, piccoli figliuoli, e femmine, in un medesimo giorno, cioè, nel tredicesimo giorno del duodecimo mese, ch’è il mese di Adar, e per predar le loro spoglie.
13
missae sunt per cursores regis ad universas provincias ut occiderent atque delerent omnes Iudaeos, a puero usque ad senem, parvulos, et mulieres, uno die, hoc tertiodecimo mensis duodecimi, qui vocatur Adar, et bona eorum diriperent.
14 Il tenore delle lettere era, che si bandisse un decreto in ciascuna provincia, sì che fosse palese a tutti i popoli; acciocchè fosser presti per quel giorno.
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Summa autem epistolarum haec fuit, ut omnes provinciae scirent, et pararent se ad praedictam diem.
15 I corrieri, sollecitati dal comandamento del re, si misero in cammino; e il decreto fu bandito in Susan, stanza reale. E il re, ed Haman, sedevano bevendo, mentre la città di Susan era in gran perplessità.
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Festinabant cursores, qui missi erant, regis imperium explere. Statimque in Susan pependit edictum, rege et Aman celebrante convivium, et cunctis Iudaeis, qui in urbe erant, flentibus.
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