Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 Ora dunque, Giobbe, ascolta, ti prego, i miei ragionamenti, E porgi gli orecchi a tutte le mie parole.
1
audi igitur Iob eloquia mea et omnes sermones meos ausculta
2 Ecco, ora io ho aperta la mia bocca, La mia lingua parla nel mio palato.
2
ecce aperui os meum loquatur lingua mea in faucibus meis
3 Le mie parole saranno secondo la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura.
3
simplici corde meo sermones mei et sententiam labia mea puram loquentur
4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto, E l’alito dell’Onnipotente mi ha data la vita.
4
spiritus Dei fecit me et spiraculum Omnipotentis vivificavit me
5 Se tu puoi, rispondimi; Mettiti in ordine contro a me, e presentati pure.
5
si potes responde mihi et adversus faciem meam consiste
6 Ecco, io sono a Dio, come tu; Anch’io sono stato tratto dal fango.
6
ecce et me sicut et te fecit Deus et de eodem luto ego quoque formatus sum
7 Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso.
7
verumtamen miraculum meum non te terreat et eloquentia mea non sit tibi gravis
8 Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole:
8
dixisti ergo in auribus meis et vocem verborum audivi
9 Io son puro, senza misfatto; Io son netto, e non vi è iniquità in me;
9
mundus sum ego absque delicto inmaculatus et non est iniquitas in me
10 Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico;
10
quia querellas in me repperit ideo arbitratus est me inimicum sibi
11 Egli ha messi i miei piedi ne’ ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri.
11
posuit in nervo pedes meos custodivit omnes semitas meas
12 Ecco, in questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l’uomo.
12
hoc est ergo in quo non es iustificatus respondebo tibi quia maior sit Deus homine
13 Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni?
13
adversum eum contendis quod non ad omnia verba responderit tibi
14 Egli è ben vero, che talora Iddio parla una volta, E due, a chi non vi ha atteso.
14
semel loquitur Deus et secundo id ipsum non repetit
15 In sogno, in vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i lor letti;
15
per somnium in visione nocturna quando inruit sopor super homines et dormiunt in lectulo
16 Allora egli apre loro l’orecchio, E suggella il lor castigo;
16
tunc aperit aures virorum et erudiens eos instruit disciplinam
17 Per istorre l’uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell’uomo non apparisca più;
17
ut avertat hominem ab his quae facit et liberet eum de superbia
18 Per iscampar l’anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada.
18
eruens animam eius a corruptione et vitam illius ut non transeat in gladium
19 Ma talora altresì l’uomo è castigato con dolori sopra il suo letto, E tutte le sue ossa di grave malattia;
19
increpat quoque per dolorem in lectulo et omnia ossa eius marcescere facit
20 E la sua vita gli fa abbominare il cibo, E l’anima sua la vivanda desiderabile;
20
abominabilis ei fit in vita sua panis et animae illius cibus ante desiderabilis
21 La sua carne è consumata, talchè non apparisce più; E le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori;
21
tabescet caro eius et ossa quae tecta fuerant nudabuntur
22 E l’anima sua si accosta alla fossa, E la vita sua a’ mali mortali.
22
adpropinquabit corruptioni anima eius et vita illius mortiferis
23 Ma se allora vi è appresso di lui alcun messo, un parlatore, Uno d’infra mille, Per dichiarare all’uomo il suo dovere;
23
si fuerit pro eo angelus loquens unum de milibus ut adnuntiet hominis aequitatem
24 Iddio gli farà grazia, e dirà: Riscuotilo, che non iscenda alla fossa; Io ho trovato il riscatto.
24
miserebitur eius et dicet libera eum et non descendat in corruptionem inveni in quo ei propitier
25 La sua carne diventerà morbida, più che non è in fanciullezza; Egli ritornerà a’ dì della sua giovanezza.
25
consumpta est caro eius a suppliciis revertatur ad dies adulescentiae suae
26 Egli supplicherà a Dio, ed egli gli sarà placato, E gli farà veder la sua faccia con giubilo, E renderà all’uomo la sua giustizia.
26
deprecabitur Deum et placabilis ei erit et videbit faciem eius in iubilo et reddet homini iustitiam suam
27 Ed esso poi si volgerà verso gli uomini, e dirà: Io avea peccato, ed avea pervertita la dirittura, E ciò non mi ha punto giovato.
27
respiciet homines et dicet peccavi et vere deliqui et ut eram dignus non recepi
28 Così Iddio riscoterà l’anima sua, che non passi nella fossa, E la vita sua vedrà la luce.
28
liberavit animam suam ne pergeret in interitum sed vivens lucem videret
29 Ecco, Iddio opera tutte queste cose Due e tre volte inverso l’uomo;
29
ecce haec omnia operatur Deus tribus vicibus per singulos
30 Per ritrarre l’anima sua dalla fossa, Acciocchè sia illuminata della luce de’ viventi.
30
ut revocet animas eorum a corruptione et inluminet luce viventium
31 Attendi, o Giobbe, ascoltami; Taci, ed io parlerò.
31
adtende Iob et audi me et tace dum ego loquar
32 Se tu hai alcuna cosa da dire, rispondimi; Parla, perciocchè io desidero giustificarti.
32
si autem habes quod loquaris responde mihi loquere volo enim te apparere iustum
33 Se no, ascoltami tu; Taci, ed io t’insegnerò la sapienza.
33
quod si non habes audi me tace et docebo te sapientiam
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