Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 Salmo di Davide, dato al capo de’ Musici, sopra i figliuoli di Iedutun. L’ANIMA mia si acqueta in Dio solo; Da lui procede la mia salute.
1
psalmus David cum esset in deserto Iudaeae
2 Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza, Il mio alto ricetto; io non sarò giammai grandemente smosso.
2
Deus Deus meus ad te de luce vigilo sitivit in te anima mea quam multipliciter tibi caro mea
3 Infino a quando vi avventerete sopra un uomo? Voi stessi sarete uccisi tutti quanti; E sarete simili ad una parete chinata, E ad un muricciuolo sospinto.
3
in terra deserta et invia et inaquosa sic in sancto apparui tibi ut viderem virtutem tuam et gloriam tuam
4 Essi non consigliano d’altro che di sospinger giù quest’uomo dalla sua altezza; Prendono piacere in menzogna; Benedicono colla lor bocca, Ma maledicono nel loro interiore. Sela.
4
quoniam melior est misericordia tua super vitas labia mea laudabunt te
5 Anima mia, acquetati in Dio solo; Perciocchè la mia speranza pende da lui.
5
sic benedicam te in vita mea in nomine tuo levabo manus meas
6 Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; Egli è il mio alto ricetto, io non sarò giammai smosso.
6
sicut adipe et pinguidine repleatur anima mea et labia exultationis laudabit os meum
7 In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; In Dio è la mia forte rocca, il mio ricetto.
7
si memor fui tui super stratum meum in matutinis meditabar in te
8 Confidatevi in lui, o popolo, in ogni tempo; Spandete i vostri cuori nel suo cospetto; Iddio è la nostra speranza. Sela.
8
quia fuisti adiutor meus et in velamento alarum tuarum exultabo
9 Gli uomini volgari non sono altro che vanità, E i nobili altro che menzogna; Se fosser messi in bilance, Tutti insieme sarebbero più leggieri che la vanità stessa.
9
adhesit anima mea post te me suscepit dextera tua
10 Non vi confidate in oppressione, Nè in rapina; non datevi alla vanità; Se le ricchezze abbondano, Non vi mettete il cuore.
10
ipsi vero in vanum quaesierunt animam meam introibunt in inferiora terrae
11 Iddio ha parlato una volta, E due volte ho udito lo stesso; Che ogni forza appartiene a Dio;
11
tradentur in manus gladii partes vulpium erunt
12 E che a te, Signore, appartiene la benignità; Perciocchè tu renderai la retribuzione a ciascuno secondo le sue opere.
12
rex vero laetabitur in Deo laudabitur omnis qui iurat in eo quia obstructum est os loquentium iniqua
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