Zaccaria 11:6

6 Poiché io non risparmierò più gli abitanti del paese, dice l’Eterno, anzi, ecco, io abbandonerò gli uomini, ognuno in balìa del suo prossimo e in balìa del suo re; essi schiacceranno il paese, e io non libererò alcun dalle lor mani.

Zaccaria 11:6 Meaning and Commentary

Zechariah 11:6

For I will no more pity the inhabitants of the land, saith
the Lord
Or spare them; but cause his wrath to come upon them to the uttermost, as it did at the time of Jerusalem's destruction by the Romans; but, lo, I will deliver the men everyone into his neighbour's
hand;
this seems to refer to the factions and divisions among themselves during the siege of Jerusalem, when multitudes fell into the hands of the zealots, and heads of parties, and perished by them: and into the hand of his king;
Vespasian the Roman emperor; the Jews having declared, long before this time, that they had no king but Caesar, ( John 19:15 ) and now into his hands they were delivered up: and they shall smite the land;
that is, the Romans shall lay waste the land of Judea: and out of their hand I will not deliver [them];
as formerly out of the hands of their neighbours, the Philistines, Ammonites and out of the captivity of Babylon. It denotes that their destruction would be an utter one; nor have they been delivered yet, though it has been over 1900 years ago.

Zaccaria 11:6 In-Context

4 Così parla l’Eterno, il mio Dio: "Pasci le mie pecore destinate al macello,

5 che i compratori uccidono senza rendersi colpevoli, e delle quali i venditori dicono: Sia benedetto l’Eterno! Io m’arricchisco, e che i loro pastori non risparmiano affatto.

6 Poiché io non risparmierò più gli abitanti del paese, dice l’Eterno, anzi, ecco, io abbandonerò gli uomini, ognuno in balìa del suo prossimo e in balìa del suo re; essi schiacceranno il paese, e io non libererò alcun dalle lor mani.

7 Allora io mi misi a pascere le pecore destinate al macello, e perciò le più misere del gregge; e mi presi due verghe; chiamai l’una Favore e l’altra Vincoli, e mi misi a pascere il gregge.

8 E sterminai i tre pastori in un mese; l’anima mia perdette la pazienza con loro, e anche l’anima loro m’avea preso a sdegno.