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1 Samuele 26

Riveduta 1927 (Italian) RIV

1 Or gli Zifei vennero da Saul a Ghibea e gli dissero: "Davide non sta egli nascosto sulla collina di Hakila dirimpetto al deserto?"

2 Allora Saul si levò e scese nel deserto di Zif avendo seco tremila uomini scelti d’Israele, per cercar Davide nel deserto di Zif.

3 E Saul si accampò sulla collina di Hakila ch’è dirimpetto al deserto, presso la strada. E Davide, che stava nel deserto, avendo inteso che Saul veniva nel deserto per cercarlo,

4 mandò delle spie, e seppe con certezza che Saul era giunto.

5 Allora Davide si levò, venne al luogo dove Saul stava accampato, e notò il luogo ov’eran coricati Saul ed Abner, il figliuolo di Ner, capo dell’esercito di lui. Saul stava coricato nel parco dei carri, e la sua gente era accampata intorno a lui.

6 E Davide prese a dire ad Ahimelec, lo Hitteo, e ad Abishai, figliuolo di Tseruia, fratello di Joab: "Chi scenderà con me verso Saul nel campo?" E Abishai rispose: "Scenderò io con te".

7 Davide ed Abishai dunque pervennero di notte a quella gente; ed ecco che Saul giaceva addormentato nel parco dei carri, con la sua lancia fitta in terra, dalla parte del capo; ed Abner e la sua gente gli stavan coricati all’intorno.

8 Allora Abishai disse a Davide: "Oggi Iddio t’ha messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego, ch’io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sarà bisogno d’un secondo".

9 Ma Davide disse ad Abishai: "Non lo ammazzare; chi potrebbe metter le mani addosso all’unto dell’Eterno senza rendersi colpevole?"

10 Poi Davide aggiunse: "Com’è vero che l’Eterno vive, l’Eterno solo sarà quegli che lo colpirà, sia che venga il suo giorno e muoia, sia che scenda in campo di battaglia e vi perisca.

11 Mi guardi l’Eterno dal metter le mani addosso all’unto dell’Eterno! Prendi ora soltanto, ti prego, la lancia ch’è presso al suo capo e la brocca dell’acqua, e andiamocene".

12 Davide dunque prese la lancia e la brocca dell’acqua che Saul avea presso al suo capo, e se ne andarono. Nessuno vide la cosa né s’accorse di nulla; e nessuno si svegliò; tutti dormivano, perché l’Eterno avea fatto cader su loro un sonno profondo.

13 Poi Davide passò dalla parte opposta e si fermò in lontananza in vetta al monte, a gran distanza dal campo di Saul;

14 e gridò alla gente di Saul e ad Abner, figliuolo di Ner: "Non rispondi tu, Abner?" Abner rispose e disse: "Chi sei tu che gridi al re?"

15 E Davide disse ad Abner: "Non sei tu un valoroso? E chi è pari a te in Israele? Perché dunque non hai tu fatto buona guardia al re tuo signore? Poiché uno del popolo e venuto per ammazzare il re tuo signore.

16 Questo che tu hai fatto non sta bene. Com’è vero che l’Eterno vive, meritate la morte voi che non avete fatto buona guardia al vostro signore, all’unto dell’Eterno! Ed ora guarda dove sia la lancia del re e dove sia la brocca dell’acqua che stava presso al suo capo!"

17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: "E’ questa la tua voce, o figliuol mio Davide?" Davide rispose: "E’ la mia voce, o re, mio signore!"

18 Poi aggiunse: "Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che ho io fatto? Che delitto ho io commesso?

19 Ora dunque, si degni il re, mio signore, d’ascoltare le parole dei suo servo. Se è l’Eterno quegli che t’incita contro di me, accetti egli un’oblazione! Ma se son gli uomini, siano essi maledetti dinanzi all’Eterno, poiché m’hanno oggi cacciato per separarmi dall’eredità dell’Eterno, dicendomi: Va’ a servir a degli dèi stranieri!

20 Or dunque non cada il mio sangue in terra lungi dalla presenza dell’Eterno! Poiché il re d’Israele è uscito per andar in traccia d’una pulce, come si va dietro a una pernice su per i monti".

21 Allora Saul disse: "Ho peccato; torna, figliuol mio Davide; poiché io non ti farò più alcun male, giacché oggi la mia vita è stata preziosa agli occhi tuoi; ecco, io ho operato da stolto, e ho commesso un gran fallo".

22 Davide rispose: "Ecco la lancia del re; passi qua uno de’ tuoi giovani a prenderla.

23 L’Eterno retribuirà ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà; giacché l’Eterno t’avea dato oggi nelle mie mani, e io non ho voluto metter le mani addosso all’unto dell’Eterno.

24 E come preziosa è stata oggi la tua vita agli occhi miei, così preziosa sarà la vita mia agli occhi dell’Eterno; ed egli mi libererà da ogni tribolazione".

25 E Saul disse a Davide: "Sii tu benedetto, figliuol mio Davide. Tu agirai da forte, e riuscirai per certo vittorioso". Davide continuò il suo cammino, e Saul tornò a casa sua.

New International Version NIV

1 The Ziphites went to Saul at Gibeah and said, “Is not David hiding on the hill of Hakilah, which faces Jeshimon?”

2 So Saul went down to the Desert of Ziph, with his three thousand select Israelite troops, to search there for David.

3 Saul made his camp beside the road on the hill of Hakilah facing Jeshimon, but David stayed in the wilderness. When he saw that Saul had followed him there,

4 he sent out scouts and learned that Saul had definitely arrived.

5 Then David set out and went to the place where Saul had camped. He saw where Saul and Abner son of Ner, the commander of the army, had lain down. Saul was lying inside the camp, with the army encamped around him.

6 David then asked Ahimelek the Hittite and Abishai son of Zeruiah, Joab’s brother, “Who will go down into the camp with me to Saul?” “I’ll go with you,” said Abishai.

7 So David and Abishai went to the army by night, and there was Saul, lying asleep inside the camp with his spear stuck in the ground near his head. Abner and the soldiers were lying around him.

8 Abishai said to David, “Today God has delivered your enemy into your hands. Now let me pin him to the ground with one thrust of the spear; I won’t strike him twice.”

9 But David said to Abishai, “Don’t destroy him! Who can lay a hand on the LORD’s anointed and be guiltless?

10 As surely as the LORD lives,” he said, “the LORD himself will strike him, or his time will come and he will die, or he will go into battle and perish.

11 But the LORD forbid that I should lay a hand on the LORD’s anointed. Now get the spear and water jug that are near his head, and let’s go.”

12 So David took the spear and water jug near Saul’s head, and they left. No one saw or knew about it, nor did anyone wake up. They were all sleeping, because the LORD had put them into a deep sleep.

13 Then David crossed over to the other side and stood on top of the hill some distance away; there was a wide space between them.

14 He called out to the army and to Abner son of Ner, “Aren’t you going to answer me, Abner?” Abner replied, “Who are you who calls to the king?”

15 David said, “You’re a man, aren’t you? And who is like you in Israel? Why didn’t you guard your lord the king? Someone came to destroy your lord the king.

16 What you have done is not good. As surely as the LORD lives, you and your men must die, because you did not guard your master, the LORD’s anointed. Look around you. Where are the king’s spear and water jug that were near his head?”

17 Saul recognized David’s voice and said, “Is that your voice, David my son?” David replied, “Yes it is, my lord the king.”

18 And he added, “Why is my lord pursuing his servant? What have I done, and what wrong am I guilty of?

19 Now let my lord the king listen to his servant’s words. If the LORD has incited you against me, then may he accept an offering. If, however, people have done it, may they be cursed before the LORD! They have driven me today from my share in the LORD’s inheritance and have said, ‘Go, serve other gods.’

20 Now do not let my blood fall to the ground far from the presence of the LORD. The king of Israel has come out to look for a flea—as one hunts a partridge in the mountains.”

21 Then Saul said, “I have sinned. Come back, David my son. Because you considered my life precious today, I will not try to harm you again. Surely I have acted like a fool and have been terribly wrong.”

22 “Here is the king’s spear,” David answered. “Let one of your young men come over and get it.

23 The LORD rewards everyone for their righteousness and faithfulness. The LORD delivered you into my hands today, but I would not lay a hand on the LORD’s anointed.

24 As surely as I valued your life today, so may the LORD value my life and deliver me from all trouble.”

25 Then Saul said to David, “May you be blessed, David my son; you will do great things and surely triumph.” So David went on his way, and Saul returned home.