Giovanni Diodati 1649 (Italian) GDB
The Latin Vulgate VUL
1 POI il re Davide disse a tutta la raunanza: Iddio ha eletto un solo, Salomone, mio figliuolo, il quale è ancora giovane e tenero; e pur quest’opera è grande; perciocchè questo palazzo non è per un uomo, anzi per lo Signore Iddio.
1
locutusque est David rex ad omnem ecclesiam Salomonem filium meum unum elegit Deus adhuc puerum et tenellum opus autem grande est neque enim homini praeparatur habitatio sed Deo
2 Quant’è a me, io ho fatto, secondo ogni mia possibilità, apparecchio per la Casa dell’Iddio mio: d’oro, per le cose che hanno ad esser d’oro; d’argento, per le cose che hanno ad esser d’argento; di rame, per le cose che hanno ad esser di rame; di ferro, per le cose che hanno ad esser di ferro; e di legname, per le cose che hanno ad esser di legno; di pietre onichine, e di pietre da incastonare, e di pietre variate, e di pietre preziose d’ogni maniera, e di pietre di marmo in gran quantità.
2
ego autem totis viribus meis praeparavi inpensas domus Dei mei aurum ad vasa aurea et argentum in argentea aes in aenea ferrum in ferrea lignum ad lignea lapides onychinos et quasi stibinos et diversorum colorum omnem pretiosum lapidem et marmor parium abundantissime
3 Ed anche per l’affezione che io ho alla Casa dell’Iddio mio, del mio tesoro riposto d’oro e d’argento, io dono per la Casa dell’Iddio mio, di soprappiù, oltre a tutto ciò che io ho apparecchiato per la Casa del Santuario:
3
et super haec quae obtuli in domum Dei mei de peculio meo aurum et argentum do in templum Dei mei exceptis his quae paravi in aedem sanctam
4 tremila talenti d’oro, d’oro di Ofir, e settemila talenti d’argento affinato, per coprir le pareti delle case;
4
tria milia talenta auri de auro Ophir et septem milia talentorum argenti probatissimi ad deaurandos parietes templi
5 per far d’oro, ciò che deve esser d’oro, e d’argento ciò che deve esser d’argento, e per ogni lavoro che si deve fare dagli artefici. Ora chi è colui che volontariamente si disponga a fare oggi offerta al Signore?
5
ut ubicumque opus est aurum de auro et ubicumque opus est argentum argenti opera fiant per manus artificum et si quis sponte offert impleat manum suam hodie et offerat quod voluerit Domino
6 Allora i capi principali delle famiglie paterne, ed i capi delle tribù d’Israele, ed i capi delle migliaia, e delle centinaia, insieme con quelli che aveano il governo degli affari del re, offerse volontariamente;
6
polliciti sunt itaque principes familiarum et proceres tribuum Israhel tribuni quoque et centuriones et principes possessionum regis
7 e diedero, per lo servigio della Casa di Dio, cinquemila talenti, e diecimila dramme d’oro, e diecimila talenti d’argento, e diciottomila talenti di rame, e centomila talenti di ferro.
7
dederuntque in opera domus Dei auri talenta quinque milia et solidos decem milia argenti talenta decem milia et aeris talenta decem et octo milia ferri quoque centum milia talentorum
8 E chiunque ritrovò appresso di sè delle pietre, le mise del tesoro della Casa del Signore, in mano di Iehiel Ghersonita.
8
et apud quemcumque inventi sunt lapides dederunt in thesaurum domus Domini per manum Ieihel Gersonitis
9 E il popolo si rallegrò di ciò che coloro offerivano volontariamente; perciocchè d’un cuore intiero facevano le loro offerte volontarie al Signore. Il re Davide se ne rallegrò anch’egli grandemente.
9
laetatusque est populus cum vota sponte promitterent quia corde toto offerebant ea Domino sed et David rex laetatus est gaudio magno
10 POI Davide benedisse il Signore in presenza di tutta la raunanza, e disse: Benedetto sii tu, o Signore Iddio d’Israele, nostro padre, da un secolo all’altro.
10
et benedixit Domino coram universa multitudine et ait benedictus es Domine Deus Israhel patris nostri ab aeterno in aeternum
11 A te, Signore, appartiene la grandezza, e la potenza, e la gloria, e l’eternità, e la maestà; perciocchè tutto quello ch’è in cielo, ed in terra, è tuo; tuo, Signore, è il regno; e tu sei quel che t’innalzi in capo sopra ogni cosa.
11
tua est Domine magnificentia et potentia et gloria atque victoria et tibi laus cuncta enim quae in caelo sunt et in terra tua sunt tuum Domine regnum et tu es super omnes principes
12 Le ricchezze ancora, e la gloria, vengono da te, e tu signoreggi sopra ogni cosa; e in man tua è forza e potenza; in man tua ancora è d’ingrandire, e di fortificar chi che sia.
12
tuae divitiae et tua est gloria tu dominaris omnium in manu tua virtus et potentia in manu tua magnitudo et imperium omnium
13 Ora dunque, o Dio nostro, noi ti celebriamo, e lodiamo il tuo Nome glorioso.
13
nunc igitur Deus noster confitemur tibi et laudamus nomen tuum inclitum
14 Perciocchè chi son io, e chi è il mio popolo, che noi abbiamo il potere di offerirti volontariamente cotanto? ma il tutto viene da te, ed avendolo ricevuto di man tua, noi te lo rendiamo.
14
quis ego et quis populus meus ut possimus haec tibi universa promittere tua sunt omnia et quae de manu tua accepimus dedimus tibi
15 Perciocchè noi siamo forestieri e avveniticci nel tuo cospetto, come furono tutti i nostri padri; i nostri giorni sono sopra la terra come un’ombra, e non vi è speranza alcuna.
15
peregrini enim sumus coram te et advenae sicut omnes patres nostri dies nostri quasi umbra super terram et nulla est mora
16 Signore Iddio nostro, tutta questa abbondanza, che noi abbiamo apparecchiata per edificarti una Casa al tuo Nome santo, viene dalla tua mano, e il tutto appartiene a te.
16
Domine Deus noster omnis haec copia quam paravimus ut aedificaretur domus nomini sancto tuo de manu tua est et tua sunt omnia
17 Ed io, o Dio mio, conoscendo che tu provi i cuori, e gradisci la dirittura, ho, nella dirittura del mio cuore, volontariamente offerte tutte queste cose; ed oltre a ciò, ho veduto ora con allegrezza il tuo popolo, che si ritrova, farti la sua offerta volontariamente.
17
scio Deus meus quod probes corda et simplicitatem diligas unde et ego in simplicitate cordis mei laetus obtuli universa haec et populum tuum qui hic reppertus est vidi cum ingenti gaudio tibi offerre donaria
18 O Signore Iddio d’Abrahamo, d’Isacco, e d’Israele, nostri padri, mantieni questo in perpetuo nell’immaginazione de’ pensieri del cuor del tuo popolo, e addirizza il cuor loro a te.
18
Domine Deus Abraham et Isaac et Israhel patrum nostrorum custodi in aeternum hanc voluntatem cordis eorum et semper in venerationem tui mens ista permaneat
19 Ed a Salomone, mio figliuolo, da’ un cuore intiero, per osservare i tuoi comandamenti, le tue testimonianze, ed i tuoi statuti, e per mettere il tutto in opera, e per edificare il palazzo, del quale io ho fatto l’apparecchio.
19
Salomoni quoque filio meo da cor perfectum ut custodiat mandata tua testimonia tua caerimonias tuas et faciat universa et aedificet aedem cuius inpensas paravi
20 Poi Davide disse a tutta la raunanza: Or benedite il Signore Iddio vostro. E tutta la raunanza benedisse il Signore Iddio de’ suoi padri, e s’inchinò, e adorò il Signore, e fece riverenza al re.
20
praecepit autem David universae ecclesiae benedicite Domino Deo nostro et benedixit omnis ecclesia Domino Deo patrum suorum et inclinaverunt se et adoraverunt Deum et deinde regem
21 E il giorno seguente sacrificò sacrificii al Signore, e gli offerse olocausti: mille giovenchi, mille montoni, mille agnelli, insieme con le loro offerte da spandere; e de’ sacrificii in gran numero per tutto Israele.
21
immolaveruntque victimas Domino et obtulerunt holocausta die sequenti tauros mille arietes mille agnos mille cum libaminibus suis et universo ritu abundantissime in omnem Israhel
22 E mangiarono, e bevvero in quel dì, nel cospetto del Signore, con grande allegrezza; e di nuovo costituirono re Salomone, figliuolo di Davide, e l’unsero al Signore per conduttore, e Sadoc per sacerdote.
22
et comederunt et biberunt coram Domino in die illo cum grandi laetitia et unxerunt secundo Salomonem filium David unxerunt autem Domino in principem et Sadoc in pontificem
23 E Salomone sedette sopra il trono del Signore, per esser re, in luogo di Davide, suo padre, e prosperò, e tutto Israele gli ubbidì.
23
seditque Salomon super solium Domini in regem pro David patre suo et cunctis placuit et paruit illi omnis Israhel
24 E tutti i capi, e gli uomini prodi, ed anche tutti i figliuoli del re Davide, posero la mano sotto al re Salomone.
24
sed et universi principes et potentes et cuncti filii regis David dederunt manum et subiecti fuerunt Salomoni regi
25 E il Signore ingrandì sommamente Salomone, nel cospetto di tutto Israele, e mise in lui una maestà reale la cui pari non era stata in alcun re che avesse regnato davanti a lui sopra Israele.
25
magnificavit ergo Dominus Salomonem super omnem Israhel et dedit illi gloriam regni qualem nullus habuit ante eum rex Israhel
26 Così Davide figliuolo d’Isai, regnò sopra tutto Israele;
26
igitur David filius Isai regnavit super universum Israhel
27 e il tempo ch’egli regnò sopra Israele fu di quarant’anni. In Hebron egli regnò sett’anni, e in Gerusalemme trentatrè anni;
27
et dies quibus regnavit super Israhel fuerunt quadraginta anni in Hebron regnavit septem annis et in Hierusalem triginta tribus
28 poi morì in buona vecchiezza, sazio di giorni, di ricchezze, e di gloria; e Salomone, suo figliuolo, regnò in luogo suo.
28
et mortuus est in senectute bona plenus dierum et divitiis et gloria regnavitque Salomon filius eius pro eo
29 Ora, quant’è a’ fatti del re Davide, primi ed ultimi; ecco, sono scritti nel libro di Samuele veggente, e nel libro del profeta Natan, e nel libro di Gad veggente;
29
gesta autem David regis priora et novissima scripta sunt in libro Samuhel videntis et in libro Nathan prophetae atque in volumine Gad videntis
30 insieme con tutto il suo regno, e la sua prodezza, ed i tempi che passarono sopra lui, e sopra Israele, e sopra tutti i regni di que’ paesi.
30
universique regni eius et fortitudinis et temporum quae transierunt sub eo sive in Israhel sive in cunctis regnis terrarum
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