Genesi 30:13

13 E Lea disse: Quest’è per farmi beata; conciossiachè le donne mi chiameranno beata; perciò ella pose nome a quel figliuolo Aser.

Genesi 30:13 Meaning and Commentary

Genesis 30:13

And Leah said
Upon the birth of the second son by her maid: happy am I;
or, "in my happiness"; or, "for my happiness" ^F3; that is, this child is an addition to my happiness, and will serve to increase it: for the daughters will call me blessed; the women of the place where she lived would speak of her as a happy person, that had so many children of her own, and others by her maid; see ( Psalms 127:5 ) : and she called his name Asher,
which signifies "happy" or "blessed". These two sons of Zilpah, according to the Jewish writers ^F4, were born, Gad on the tenth day of Marchesvan or October, and lived one hundred and twenty five years; and Asher on the twenty second day of Shebet or January, and lived one hundred and twenty three years.

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FOOTNOTES:

F3 (yrvab) "in felicitate mea", Montanus; "ob beatitatem meam", Drusius; "hoc pro beatitudine men", V. L. "pro beatitudine mihi est", Schmidt.
F4 Shalshalet Hakabala, fol. 4. 1.

Genesi 30:13 In-Context

11 E Lea disse: Buona ventura è giunta; e pose nome a quel figliuolo Gad.

12 Poi Zilpa, serva di Lea, partorì un secondo figliuolo a Giacobbe.

13 E Lea disse: Quest’è per farmi beata; conciossiachè le donne mi chiameranno beata; perciò ella pose nome a quel figliuolo Aser.

14 Or Ruben andò fuori al tempo della ricolta de’ grani, e trovò delle mandragole per i campi, e le portò a Lea, sua madre. E Rachele disse a Lea: Deh! dammi delle mandragole del tuo figliuolo.

15 Ed ella le disse: È egli poco che tu mi abbi tolto il mio marito, che tu mi vuoi ancora togliere le mandragole del mio figliuolo? E Rachele disse: Or su, giacciasi egli questa notte teco per le mandragole del tuo figliuolo.