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E navigando per molti giorni lentamente, e pervenuti a fatica, per l’impedimento del vento, di faccia a Gnido, veleggiammo sotto Creta, di rincontro a Salmone;
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e costeggiandola con difficoltĂ , venimmo a un certo luogo, detto Beiporti, vicino al quale era la cittĂ di Lasea.
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Uomini, io veggo che la navigazione si farĂ con pericolo e grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone.
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Ma il centurione prestava piĂą fede al pilota e al padron della nave che alle cose dette da Paolo.
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E siccome quel porto non era adatto a svernare, i più furono di parere di partir di là per cercare d’arrivare a Fenice, porto di Creta che guarda a Libeccio e a Maestro, e di passarvi l’inverno.
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Essendosi intanto levato un leggero scirocco, e credendo essi d’esser venuti a capo del loro proposito, levate le à ncore, si misero a costeggiare l’isola di Creta più da presso.