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Proverbi 1

1 I PROVERBI di Salomone, figliuolo di Davide, Re d’Israele;
2 Per conoscere sapienza ed ammaestramento, Per intendere i detti di senno;
3 Per ricevere ammaestramento di buon senno, Di giustizia, di giudicio e di dirittura;
4 Per dare avvedimento a’ semplici. E conoscenza, ed accorgimento a’ fanciulli.
5 Il savio li udirà, e ne accrescerà la sua scienza; E l’uomo intendente ne acquisterà buoni consigli, e governo;
6 Per comprender le sentenze ed i bei motti, Le parole de’ savi ed i lor detti oscuri.
7 IL timor del Signore è il capo della scienza; Ma gli stolti sprezzano la sapienza e l’ammaestramento.
8 Ascolta, figliuol mio l’ammaestramento di tuo padre; E non lasciar l’insegnamento di tua madre;
9 Perciocchè saranno un fregio grazioso al tuo capo, E collane al tuo collo.
10 Figliuol mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, Non acconsentir loro.
11 Se dicono: Vieni con noi, poniamo agguati al sangue, Insidiamo di nascosto l’innocente impunitamente;
12 Tranghiottiamoli tutti vivi, come il sepolcro; E tutti intieri, a guisa di quelli che scendono nella fossa;
13 Noi troveremo ogni sorte di preziosi beni, Noi empieremo le nostre case di spoglie;
14 Tu trarrai la tua sorte con noi; Fra noi non vi sarà che una sola borsa;
15 Figliuol mio, non inviarti con loro; Rattieni il tuo piè dal lor sentiero.
16 Perciocchè i lor piedi corrono al male, E si affrettano a spandere il sangue.
17 Perciocchè invano si tende la rete Dinanzi agli occhi d’ogni uccello;
18 Ma essi pongono agguati al lor proprio sangue, Ed insidiano nascosamente l’anima loro.
19 Tali sono i sentieri d’ogni uomo dato all’avarizia; Ella coglie l’anima di coloro in cui ella si trova.
20 LA somma Sapienza grida di fuori; Ella fa sentir la sua voce per le piazze;
21 Ella grida in capo de’ luoghi delle turbe; Ella pronunzia i suoi ragionamenti nell’entrate delle porte, nella città,
22 Dicendo: Infino a quando, o scempi, amerete la scempietà? Ed infino a quando gli schernitori prenderanno piacere in ischernire, Ed i pazzi avranno in odio la scienza?
23 Convertitevi alla mia riprensione; Ecco, io vi sgorgherò lo spirito mio; Io vi farò assapere le mie parole.
24 Perciocchè io ho gridato, e voi avete ricusato di ascoltare; Io ho distesa la mano, e niuno ha porto attenzione;
25 Ed avete lasciato ogni mio consiglio, E non avete gradita la mia correzione;
26 Io altresì riderò della vostra calamità; Io mi farò beffe, quando il vostro spavento sarà venuto;
27 Quando il vostro spavento sarà venuto, a guisa di ruina, E la vostra calamità sarà giunta, a guisa di turbo; Quando angoscia e distretta vi sarà sopraggiunta.
28 Allora essi grideranno a me, ma io non risponderò; Mi ricercheranno sollecitamente, ma non mi troveranno;
29 Perciocchè hanno odiata la scienza, E non hanno eletto il timor del Signore;
30 E non hanno gradito il mio consiglio, Ed hanno disdegnata ogni mia correzione.
31 Perciò mangeranno del frutto delle lor vie, E saranno saziati de’ lor consigli.
32 Perciocchè lo sviamento degli scempi li uccide, E l’error degli stolti li fa perire.
33 Ma chi mi ascolta abiterà in sicurtà, E viverà in riposo, fuor di spavento di male.
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Proverbi 2

1 FIGLIUOL mio, se tu ricevi i miei detti, E riponi appo te i miei comandamenti,
2 Rendendo il tuo orecchio attento alla Sapienza; Se tu inchini il tuo cuore all’intendimento,
3 E se tu chiami la prudenza, E dài fuori la tua voce all’intendimento;
4 Se tu la cerchi come l’argento, E l’investighi come i tesori;
5 Allora tu intenderai il timor del Signore, E troverai la conoscenza di Dio.
6 Perciocchè il Signore dà la sapienza; Dalla sua bocca procede la scienza e l’intendimento.
7 Egli riserba la ragione a’ diritti; Egli è lo scudo di quelli che camminano in integrità;
8 Per guardare i sentieri di dirittura, E custodire la via de’ suoi santi.
9 Allora tu intenderai giustizia, giudicio, E dirittura, ed ogni buon sentiero.
10 Quando la sapienza sarà entrata nel cuor tuo, E la scienza sarà dilettevole all’anima tua;
11 L’avvedimento ti preserverà, La prudenza ti guarderà;
12 Per liberarti dalla via malvagia, Dagli uomini che parlano di cose perverse;
13 I quali lasciano i sentieri della dirittura, Per camminar per le vie delle tenebre;
14 I quali si rallegrano di far male, E festeggiano nelle perversità di malizia;
15 I quali son torti nelle lor vie, E traviati ne’ lor sentieri.
16 Per iscamparti ancora dalla donna straniera; Dalla forestiera che parla vezzosamente;
17 La quale ha abbandonato il conduttor della sua giovanezza, Ed ha dimenticato il patto del suo Dio.
18 Conciossiachè la casa di essa dichini alla morte, Ed i suoi sentieri a’ morti.
19 Niuno di coloro ch’entrano da essa non ne ritorna, E non riprende i sentieri della vita.
20 Acciocchè ancora tu cammini per la via de’ buoni, Ed osservi i sentieri de’ giusti.
21 Perciocchè gli uomini diritti abiteranno la terra, E gli uomini intieri rimarranno in essa.
22 Ma gli empi saranno sterminati dalla terra, E i disleali ne saranno divelti.
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Proverbi 3

1 Figliuol mio, non dimenticare il mio insegnamento; E il cuor tuo guardi i miei comandamenti;
2 Perchè ti aggiungeranno lunghezza di giorni, Ed anni di vita, e prosperità.
3 Benignità e verità non ti abbandoneranno; Legateli in su la gola, scrivili in su la tavola del tuo cuore;
4 E tu troverai grazia e buon senno Appo Iddio, ed appo gli uomini.
5 Confidati nel Signore con tutto il tuo cuore; E non appoggiarti in su la tua prudenza.
6 Riconoscilo in tutte le tue vie, Ed egli addirizzerà i tuoi sentieri.
7 Non reputarti savio appo te stesso; Temi il Signore, e ritratti dal male.
8 Ciò sarà una medicina al tuo bellico, Ed un inaffiamento alle tue ossa.
9 Onora il Signore con le tue facoltà, E con le primizie d’ogni tua rendita;
10 Ed i tuoi granai saran ripieni di beni in ogni abbondanza, E le tue tigne traboccheranno di mosto.
11 Figliuol mio, non disdegnar la correzione del Signore; E non ti rincresca il suo gastigamento;
12 Perciocchè il Signore gastiga chi egli ama; Anzi come un padre il figliuolo ch’egli gradisce.
13 Beato l’uomo che ha trovata sapienza, E l’uomo che ha ottenuto intendimento.
14 Perciocchè il traffico di essa è migliore che il traffico dell’argento, E la sua rendita è migliore che l’oro.
15 Ella è più preziosa che le perle; E tutto ciò che tu hai di più caro non la pareggia.
16 Lunghezza di giorni è alla sua destra; Ricchezza e gloria alla sua sinistra.
17 Le sue vie son vie dilettevoli, E tutti i suoi sentieri sono pace.
18 Ella è un albero di vita a quelli che si appigliano ad essa; E beati coloro che la ritengono.
19 Il Signore ha fondata la terra con sapienza; Egli ha stabiliti i cieli con intendimento.
20 Per lo suo conoscimento gli abissi furono fessi, E l’aria stilla la rugiada.
21 Figliuol mio, non dipartansi giammai queste cose dagli occhi tuoi; Guarda la ragione e l’avvedimento;
22 E quelle saranno vita all’anima tua, E grazia alla tua gola.
23 Allora camminerai sicuramente per la tua via, Ed il tuo piè non incapperà.
24 Quando tu giacerai, non avrai spavento; E quando tu ti riposerai, il tuo sonno sarà dolce.
25 Tu non temerai di subito spavento, Nè della ruina degli empi, quando ella avverrà.
26 Perciocchè il Signore sarà al tuo fianco, E guarderà il tuo piè, che non sia preso.
27 Non negare il bene a quelli a cui è dovuto, Quando è in tuo potere di farlo.
28 Non dire al tuo prossimo: Va’, e torna, E domani te lo darò, se tu l’hai appo te.
29 Non macchinare alcun male contro al tuo prossimo Che abita in sicurtà teco.
30 Non litigar con alcuno senza cagione, S’egli non ti ha fatto alcun torto.
31 Non portare invidia all’uomo violento, E non eleggere alcuna delle sue vie.
32 Perciocchè l’uomo perverso è cosa abbominevole al Signore; Ma egli comunica il suo consiglio con gli uomini diritti.
33 La maledizione del Signore è nella casa dell’empio; Ma egli benedirà la stanza de’ giusti.
34 Se egli schernisce gli schernitori, Dà altresì grazia agli umili.
35 I savi possederanno la gloria; Ma gli stolti se ne portano ignominia.
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Proverbi 4

1 FIGLIUOLI, ascoltate l’ammaestramento del padre; E siate attenti, per conoscer la prudenza.
2 Perciocchè io vi ho data buona dottrina, Non lasciate la mia legge.
3 Perciocchè io ancora sono stato figliuol di mio padre, Tenero, ed unico appresso mia madre.
4 Ed esso mi ammaestrava, e mi diceva: Il tuo cuore ritenga le mie parole; Osserva i miei comandamenti, e tu viverai.
5 Acquista sapienza, acquista prudenza; Non dimenticare i detti della mia bocca, e non rivolgertene indietro.
6 Non abbandonar la sapienza, ed ella ti preserverà; Amala, ed ella ti guarderà.
7 La sapienza è la principal cosa; acquista la sapienza; Ed al prezzo di tutti i tuoi beni, acquista la prudenza.
8 Esaltala, ed ella ti innalzerà; Ella ti glorificherà, quando tu l’avrai abbracciata.
9 Ella ti metterà in sul capo un fregio di grazia; E ti darà una corona d’ornamento.
10 Ascolta, figliuol mio, e ricevi i miei detti; Ed anni di vita ti saranno moltiplicati.
11 Io ti ho ammaestrato nella via della sapienza; Io ti ho inviato ne’ sentieri della dirittura.
12 Quando tu camminerai, i tuoi passi non saran ristretti; E se tu corri, tu non incapperai.
13 Attienti all’ammaestramento, non lasciarlo; Guardalo, perciocchè esso è la tua vita.
14 Non entrare nel sentiero degli empi; E non camminar per la via de’ malvagi.
15 Schifala, non passar per essa; Stornatene, e passa oltre.
16 Perciocchè essi non possono dormire, se non hanno fatto qualche male; E il sonno s’invola loro, se non hanno fatto cader qualcuno.
17 Conciossiachè mangino il pane dell’empietà, E bevano il vino delle violenze.
18 Ma il sentiero de’ giusti è come la luce che spunta, La quale va vie più risplendendo, finchè sia chiaro giorno.
19 La via degli empi è come una caligine; Essi non sanno in che incappano.
20 Figliuol mio, attendi alle mie parole; Inchina l’orecchio tuo a’ miei detti.
21 Non dipartansi quelli giammai dagli occhi tuoi; Guardali in mezzo del tuo cuore;
22 Perciocchè son vita a quelli che li trovano, E sanità a tutta la lor carne.
23 Sopra ogni guardia, guarda il tuo cuore; Perciocchè da esso procede la vita.
24 Rimuovi da te la perversità della bocca, Ed allontana da te la perversità delle labbra.
25 Gli occhi tuoi riguardino diritto davanti a te, E le tue palpebre dirizzino la lor mira dinanzi a te.
26 Considera attentamente il sentiero de’ tuoi piedi, E sieno addirizzate tutte le tue vie.
27 Non dichinar nè a destra, nè a sinistra; Rimuovi il tuo piè dal male.
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Proverbi 5

1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento;
2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.
3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;
4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.
5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.
6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.
7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.
8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;
9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;
10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;
11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;
12 E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?
13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?
14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione.
15 Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte.
16 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle tue acque per le piazze.
17 Sieno quelle acque a te solo, E a niuno strano teco.
18 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza.
19 Siati ella una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore.
20 E perchè, figliuol mio, t’invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera?
21 Conciossiachè le vie dell’uomo sieno davanti agli occhi del Signore, E ch’egli consideri tutti i suoi sentieri.
22 Le iniquità dell’empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato.
23 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia.
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Proverbi 6

1 FIGLIUOL mio, se tu hai fatta sicurtà al tuo prossimo, Se tu hai toccata la mano allo strano,
2 Tu sei allacciato con le parole della tua bocca, Tu sei preso con le parole della tua bocca.
3 Ora fa’ questo, figliuol mio, e riscuotiti; Poichè tu sei caduto in man del tuo prossimo, Va’, gittati a’ piedi de’ tuoi amici, e sollecitali.
4 Non lasciar dormire gli occhi tuoi, Nè sonnecchiar le tue palpebre.
5 Riscuotiti, come un cavriuolo di mano del cacciatore, E come un uccello di mano dell’uccellatore.
6 Va’, pigro, alla formica; Riguarda le sue vie, e diventa savio;
7 Conciossiachè ella non abbia nè capitano, Nè magistrato, nè signore;
8 E pure ella apparecchia nella state il suo cibo, E raduna nella ricolta il suo mangiare.
9 Infino a quando, o pigro, giacerai? Quando ti desterai dal tuo sonno?
10 Dormendo un poco, sonnecchiando un poco, Piegando un poco le braccia per riposare;
11 La tua povertà verrà come un viandante, E la tua necessità come uno scudiere.
12 L’uomo scellerato, l’uomo da nulla, Procede con perversità di bocca.
13 Egli ammicca con gli occhi, parla co’ piedi, Accenna con le dita;
14 Egli ha delle perversità nel suo cuore, Egli macchina del male in ogni tempo; Egli commette contese.
15 Perciò in un momento verrà la sua ruina; Egli di subito sarà fiaccato, senza rimedio.
16 Il Signore odia queste sei cose; Anzi queste sette son cosa abbominevole all’anima sua;
17 Gli occhi altieri, la lingua bugiarda, E la mani che spandono il sangue innocente,
18 Il cuore che divisa pensieri d’iniquità, I piedi che si affrettano per correre al male,
19 Il falso testimonio che sbocca menzogne, E colui che commette contese tra fratelli.
20 FIGLIUOL mio, guarda il comandamento di tuo padre, E non lasciar l’insegnamento di tua madre;
21 Tienli del continuo legati in sul tuo cuore, Ed avvinti in su la tua gola.
22 Quando tu camminerai, quello ti guiderà; Quando tu giacerai, farà la guardia intorno a te; E quando tu ti risveglierai, ragionerà teco;
23 Perciocchè il comandamento è una lampana, E l’insegnamento è una luce, E le correzioni di disciplina son la via della vita;
24 Per guardarti dalla femmina malvagia, Dalle lusinghe della lingua della straniera.
25 Non invaghirti nel tuo cuore della sua bellezza; E non prendati ella con le sue palpebre.
26 Perciocchè per una donna meretrice si viene fino ad un pezzo di pane; E la donna vaga d’uomini va a caccia dietro alle anime preziose.
27 Alcuno prenderà egli del fuoco in seno, Senza che i suoi vestimenti ne sieno arsi?
28 Alcuno camminerà egli sopra le brace, Senza bruciarsi i piedi?
29 Così avviene a chi entra dalla moglie del suo prossimo; Chiunque la tocca non sarà innocente.
30 Ei non si scusa il ladro, quando egli ruba Per saziarsi, avendo fame;
31 Anzi, se è colto, restituisce il furto a sette doppi, Egli dà tutta la sostanza di casa sua.
32 Chi commette adulterio con una donna è scemo di senno; Chi vuol perder l’anima sua faccia tal cosa.
33 Egli troverà ferite ed ignominia; E il suo vituperio non sarà giammai cancellato.
34 Perciocchè la gelosia è un furor dell’uomo; Ed egli non risparmierà nel giorno della vendetta.
35 Egli non avrà riguardo ad alcun riscatto; Ed avvegnachè tu moltiplichi i presenti, non però li accetterà.
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Proverbi 7

1 Figliuol mio, guarda i miei detti, E riponi appo te i miei comandamenti.
2 Guarda i miei comandamenti, e tu viverai; E guarda il mio insegnamento, come la pupilla degli occhi tuoi.
3 Legateli alle dita, Scrivili in su la tavola del tuo cuore.
4 Di’ alla sapienza: Tu sei mia sorella; E chiama la prudenza tua parente;
5 Acciocchè esse ti guardino dalla donna straniera, Dalla forestiera che parla vezzosamente.
6 Perciocchè io riguardava una volta per la finestra della mia casa, Per li miei cancelli;
7 E vidi tra gli scempi, E scorsi tra i fanciulli, un giovanetto scemo di senno;
8 Il qual passava per la strada, presso al cantone della casa d’una tal donna; E camminava traendo alla casa di essa;
9 In su la sera, in sul vespro del dì. In su l’imbrunire ed oscurar della notte;
10 Ed ecco, una donna gli venne incontro, In assetto da meretrice, e cauta d’animo;
11 Strepitosa, e sviata; I cui piedi non si fermavano in casa;
12 Essendo ora fuori, or per le piazze; E stando agli agguati presso ad ogni cantone.
13 Ed essa lo prese, e lo baciò, E sfacciatamente gli disse:
14 Io avea sopra me il voto di sacrificii da render grazie; Oggi ho pagati i miei voti.
15 Però ti sono uscita incontro, Per cercarti, e ti ho trovato.
16 Io ho acconcio il mio letto con capoletti Di lavoro figurato a cordicelle di fil di Egitto.
17 Io ho profumato il mio letto Con mirra, con aloe, e con cinnamomo.
18 Vieni, inebbriamoci d’amori infino alla mattina, Sollaziamoci in amorosi piaceri.
19 Perciocchè il marito non è in casa sua; Egli è andato in viaggio lontano;
20 Egli ha preso in mano un sacchetto di danari; Egli ritornerà a casa sua a nuova luna.
21 Ella lo piegò con le molte sue lusinghe, E lo sospinse con la dolcezza delle sue labbra.
22 Ed egli andò dietro a lei subitamente, Come il bue viene al macello, E come i ceppi son per gastigamento dello stolto;
23 Come l’uccello si affretta al laccio, Senza sapere che è contro alla vita sua, Finchè la saetta gli trafigga il fegato.
24 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, Ed attendete a’ detti della mia bocca.
25 Il cuor tuo non dichini alle vie d’una tal donna; Non isviarti ne’ suoi sentieri.
26 Perciocchè ella ne ha fatti cader molti uccisi; E pur tutti coloro ch’ella ha morti eran possenti.
27 La sua casa è la via dell’inferno, Che scende a’ più interni luoghi della morte.
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Proverbi 8

1 LA Sapienza non grida ella? E la Prudenza non dà ella fuori la sua voce?
2 Ella sta in piè in capo de’ luoghi elevati, in su la via, Ne’ crocicchi.
3 Ella grida presso alle porte, alla bocca della città, All’entrata degli usci delle case,
4 Dicendo: Io grido a voi, o uomini principali; E la mia voce s’indirizza ancora al volgo.
5 Semplici, intendete che cosa sia avvedimento; E voi stolti, intendete che cosa sia buon senno.
6 Ascoltate; perciocchè io proporrò cose eccellenti; L’aprir delle mie labbra sarà di cose diritte.
7 Conciossiachè il mio palato ragionerà di verità; Ma l’empietà è ciò che le mie labbra abbominano.
8 Tutti i detti della mia bocca son con giustizia; In essi non vi è nulla di torto o di perverso.
9 Essi tutti son diritti agl’intendenti, E bene addirizzati a coloro che hanno trovata la scienza.
10 Ricevete il mio ammaestramento, e non dell’argento; E scienza, anzi che oro eletto.
11 Perciocchè la sapienza è migliore che le perle; E tutte le cose le più care non l’agguagliano.
12 Io, la Sapienza, abito nell’avvedimento, E trovo la conoscenza de’ buoni avvisi.
13 Il timor del Signore è odiare il male; Io odio la superbia, e l’alterezza, e la via della malvagità, E la bocca perversa.
14 A me appartiene il consiglio e la buona ragione; Io son la prudenza; a me appartiene la forza.
15 Per me regnano i re, Ed i rettori fanno statuti di giustizia.
16 Per me signoreggiano i signori, Ed i principi, e tutti i giudici della terra.
17 Io amo quelli che mi amano; E quelli che mi cercano mi troveranno.
18 Ricchezze e gloria son meco; Beni permanenti e giustizia.
19 Il mio frutto è migliore che oro, anzi che oro finissimo; E la mia rendita migliore che argento eletto.
20 Io cammino per la via della giustizia, In mezzo de’ sentieri della dirittura;
21 Per fare eredare il vero essere a quelli che mi amano, Ed empiere i lor tesori.
22 IL Signore mi possedeva al principio della sua via, Avanti le sue opere, ab eterno.
23 Io sono stata costituita in principato ab eterno, Dal principio, avanti che la terra fosse.
24 Avanti che fossero abissi, Nè fonti, nè gorghi d’acque, io fui prodotta.
25 Io fui prodotta innanzi che i monti fossero profondati, Avanti i colli;
26 Mentre egli non avea ancora fatta la terra, nè le campagne, Nè la sommità del terreno del mondo.
27 Quando egli ordinava i cieli, io v’era; Quando egli disegnava il giro sopra la superficie dell’abisso;
28 Quando egli fermava il cielo disopra; Quando egli fortificava le fonti dell’abisso;
29 Quando egli poneva il suo termine al mare, Talchè le acque non possono trapassare il suo comandamento; Quando egli poneva i fondamenti della terra;
30 Ed era appo lui come un allievo, Ed era le sue delizie tuttodì; Io mi sollazzava in ogni tempo nel suo cospetto.
31 Io mi sollazzo nella parte abitata della sua terra; Ed i miei diletti sono co’ figliuoli degli uomini.
32 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi: Beati coloro che osservano le mie vie.
33 Ascoltate l’ammaestramento, e diventate savi, E non lo schifate.
34 Beato l’uomo che mi ascolta, Per vegliar tuttodì presso a’ miei usci; Per istare a guardia agli stipiti delle mie porte.
35 Perciocchè chi mi trova, trova la vita, Ed ottiene benevolenza dal Signore.
36 Ma chi pecca contro a me fa ingiuria all’anima sua; Tutti quelli che mi odiano amano la morte.
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Proverbi 9

1 LA somma Sapienza ha edificata la sua casa, Ella ha tagliate le sue colonne in numero di sette;
2 Ella ha ammazzati i suoi animali, ha temperato il suo vino. Ed anche ha apparecchiata la sua mensa.
3 Ella ha mandate le sue serventi a gridare D’in su i poggiuoli degli alti luoghi della città:
4 Chi è scempio? riducasi qua. E a dire a quelli che sono scemi di senno:
5 Venite, mangiate del mio pane, E bevete del vino che io ho temperato.
6 Lasciate le scempietà, e voi viverete; E camminate per la via della prudenza.
7 Chi corregge lo schernitore ne riceve vituperio; E chi riprende l’empio ne riceve macchia.
8 Non riprender lo schernitore, Che talora egli non ti odii; Riprendi il savio, ed egli ti amerà.
9 Insegna al savio, ed egli diventerà più savio; Ammaestra il giusto, ed egli crescerà in dottrina.
10 Il principio della sapienza è il timor del Signore; E la scienza de’ santi è la prudenza.
11 Perciocchè per me ti saranno moltiplicati i giorni, E ti saranno aggiunti anni di vita.
12 Se sei savio, sarai savio per te; Se altresì sei schernitore, tu solo ne porterai la pena.
13 La donna stolta, strepitosa, Scempia, e che non ha alcuno intendimento,
14 Siede anch’essa all’entrata della sua casa, In seggio, ne’ luoghi elevati della città.
15 Per gridare a coloro che passano per la via, Che vanno a dirittura a lor cammino:
16 Chi è scempio? riducasi qua. E se vi è alcuno scemo di senno, gli dice:
17 Le acque rubate son dolci, E il pane preso di nascosto è dilettevole.
18 Ed egli non sa che là sono i morti; E che quelli ch’ella ha convitati son nel fondo dell’inferno.
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