Ezechiele 13:11-21

11 di’ a quelli che lo intonacano di malta che non regge, ch’esso cadrà; verrà una pioggia scrosciante, e voi, o pietre di grandine, cadrete; e si scatenerà un vento tempestoso;

12 ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà egli: E dov’è la malta con cui l’avevate intonacato?

13 Perciò così parla il Signore, l’Eterno: Io, nel mio furore, farò scatenare un vento tempestoso, e, nella mia ira, farò cadere una pioggia scrosciante, e, nella mia indignazione, delle pietre di grandine sterminatrice.

14 E demolirò il muro che voi avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra, e i suoi fondamenti saranno messi allo scoperto; ed esso cadrà, e voi sarete distrutti in mezzo alle sue ruine, e conoscerete che io sono l’Eterno.

15 Così sfogherò il mio furore su quel muro, e su quelli che l’hanno intonacato di malta che non regge; e vi dirò: Il muro non è più, e quelli che lo intonacavano non sono più:

16 cioè i profeti d’Israele, che profetano riguardo a Gerusalemme e hanno per lei delle visioni di pace, benché non vi sia pace alcuna, dice il Signore, l’Eterno.

17 E tu, figliuol d’uomo, volgi la faccia verso le figliuole del tuo popolo che profetano di loro senno, e profetizza contro di loro,

18 e di’: Così parla il Signore, l’Eterno: Guai alle donne che cuciono de’ cuscini per tutti i gomiti, e fanno de’ guanciali per le teste d’ogni altezza, per prendere le anime al laccio! Vorreste voi prendere al laccio le anime del mio popolo e salvare le vostre proprie anime?

19 Voi mi profanate fra il mio popolo per delle manate d’orzo e per de’ pezzi di pane, facendo morire anime che non devono morire, e facendo vivere anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne.

20 Perciò, così parla il Signore, l’Eterno; Eccomi ai vostri cuscini, coi quali voi prendete le anime al laccio, come uccelli! io ve li strapperò dalle braccia, e lascerò andare le anime: le anime, che voi prendete al laccio come gli uccelli.

21 Strapperò pure i vostri guanciali, e libererò il mio popolo dalle vostre mani; ed egli non sarà più nelle vostre mani per cadere nei lacci, e voi saprete che io sono l’Eterno.

Ezechiele 13:11-21 Meaning and Commentary

INTRODUCTION TO EZEKIEL 13

It being said in Eze 12:24; that there should be no more a vain vision, nor a flattering divination; the prophet is ordered to prophesy against the false prophets and prophetesses, Eze 13:1,2,17; the former are described as prophesying out of their own hearts, Eze 13:2; as foolish ones, following their own spirit, and seeing nothing, Eze 13:3; they are compared to foxes in the deserts, Eze 13:4; and are represented as unconcerned to stand in the gap for the people, Eze 13:5; and as seeing vanity and lying divination; wherefore the Lord was against them, Eze 13:6-8; what they are threatened with are, that they should not be in the assembly of God's people; nor written in the writing of the house of Israel; nor enter into the land of Israel, Eze 13:9; the reason of which was, because they seduced the Lord's people, by speaking peace to them when there was none; which is figuratively expressed by building a wall, and daubing it with untempered mortar, Eze 13:10; upon which the wall is threatened to be rent, and caused to fall with a stormy wind; signifying the destruction of Jerusalem by the Chaldean army; and the false prophets to have the wrath of God poured on them who doubted it, Eze 13:11-16; and then follows the order to the prophet to prophesy against the false prophetesses, and set his face against them, and pronounce woe upon them in the name of the Lord; who are described as prophesying out of their own hearts; sowing pillows to all armholes; and making kerchiefs on the head of all sorts of persons; and which they did for poor small gain, and to the detriment of immortal souls, good and bad, Eze 13:17-19; wherefore the Lord threatens to tear off their pillows and kerchiefs, and deliver his people out of their hands, no more to be hunted by them, Eze 13:20,21; the reason of which was, because they saddened the hearts of the righteous, and strengthened the hands of the wicked, Eze 13:22; and the chapter is concluded with a resolution that they should see no more vanity nor divine divinations; and that the Lord's people should be delivered from them, and they should know that he was the Lord, Eze 13:23.