2 Re 14:11

11 Ma Amatsia non gli volle dar retta. Così Joas, re d’Israele, salì contro Amatsia; ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda.

2 Re 14:11 Meaning and Commentary

2 Kings 14:11

But Amaziah would not hear
Being given up to a judicial hardness of heart through pride; for this was of God, and by his overruling providence, that he might be punished for his idolatry, in setting up the gods of Edom to be his gods, and offering to them, ( 2 Chronicles 25:14 2 Chronicles 25:20 )

therefore Jehoash king Israel went up;
from Samaria to the land of Judah, which was higher ground:

and he and Amaziah looked one another in the face;
in the field of battle:

at Bethshemesh,
which belongeth to Judah; which is observed, not merely to distinguish it from another Bethshemesh in Naphtali, but to observe, that the king of Israel waited not for him to give him the challenge, but met his adversary in his own country, whither he carried the war, not suffering him to come into his.

2 Re 14:11 In-Context

9 E Joas, re d’Israele, fece dire ad Amatsia, re di Giuda: "Lo spino del Libano mandò a dire al cedro del Libano: Da’ la tua figliuola per moglie al mio figliuolo. E le bestie selvagge del Libano passarono, e calpestarono lo spino.

10 Tu hai messo in rotta gl’Idumei, e il tuo cuore t’ha reso orgoglioso. Godi della tua gloria, e stattene a casa tua. Perché impegnarti in una disgraziata impresa che menerebbe alla ruina te e Giuda con te?"

11 Ma Amatsia non gli volle dar retta. Così Joas, re d’Israele, salì contro Amatsia; ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda.

12 Giuda rimase sconfitto da Israele; e que’ di Giuda fuggirono ognuno alla sua tenda.

13 E Joas, re d’Israele, fece prigioniero a Beth-Scemesh Amatsia, re di Giuda, figliuolo di Joas, figliuolo di Achazia. Poi venne a Gerusalemme, e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell’angolo.